
Una notizia che fa riflettere, quella che giunge da un istituto agrario di Novara e che pone al centro dell’attenzione nazionale la figura di un professore poco esemplare. L’insegnante trentunenne è finito in manette a causa della detenzione di un quantitativo non indifferente di sostanze stupefacenti.
L’aspetto della vicenda che s’impone all’opinione pubblica è che l’uomo in questione aveva riposto parte della sua scorta di stupefacenti proprio nell’armadietto della scuola in cui insegnava.PROF SPACCIATORE- Il professore non è riuscito a sfuggire all’occhio degli investigatori, da tempo sulle sue tracce. Dopo esser stato avvistato mentre era impegnato a ritirare da un corriere tre buste contenenti 250 grammi di metamfetamine, l’uomo è stato bloccato dalle forze dell’ordine e quindi arrestato. Quegli stupefacenti, secondo le sue dichiarazioni, erano stati acquistati su Internet. Non erano però gli unici in suo possesso.
LE INDAGINI- Dopo l’arresto sono scattate le ispezioni a scuola e a casa del docente. Ispezioni che hanno portato alla luce un vero e proprio arsenale di droghe. Quaranta francobolli impregnati di Lsd, 129 grammi di anfetamine, 20 pastiglie di ecstasy, 50 capsule di metamfetamine, 20 pastiglie di ecstasy, 5 grammi di marijuana e 10 di hashish. Quantità non poco allarmanti. Il professore custodiva in casa il suo patrimonio di droghe e quello pecuniario, probabilmente derivato dallo spaccio, di 52 mila euro in contanti.
LA DROGA NELL’ARMADIETTO- Ma l’insegnante, oltre che tra le 4 mura domestiche, aveva portato parte di quel bottino di stupefacenti anche a scuola, riponendolo nel proprio armadietto. Nessuno dei suoi colleghi, però, se n’era evidentemente accorto. Il prof probabilmente, quindi, spacciava anche tra i corridoi della scuola.
Margherita Paolini