
La legge non ferma la protesta. All'indomani del via libera del Senato al dl Gelmini il mondo della scuola oggi è sceso in piazza in un grande sciopero generale indetto da Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda.
1 MILIONE - ''Un milione'', secondo i sindacati, i partecipanti al corteo che ha sfilato per le vie di Roma, cui hanno aderito anche politici e leader sindacali. Altre 700mila persone nel resto del Paese. Oltre a Milano e Roma gli studenti medi e universitari sono stati al fianco dei lavoratori in sciopero anche ad Ancona, Cagliari, Catania, L'Aquila, Lecce, Palermo, Pavia, Torino e Palermo. Una marea umana che ha manifestato in modo pacifico per dire no ai tagli del governo.
STUDENTI: 2 SU 3- Intanto da rilevazioni effettuate da Skuola.net circa oltre il 60% degli studenti ha partecipato alle manifestazioni di questi ultimi due giorni. Gli accessi sul nostro portale sono infatti drasticamente calati nelle pagine appunti, segno che l'attività didattica nelle scuole è rallentato di oltre il 60% rispetto alla scorsa settimana.
MARCIA SU ROMA - Nella capitale sono arrivati nove treni speciali e quasi mille pullman. Slogan di protesta ma anche tante rime ironiche contro il ministro Gelmini. La parola d'ordine, 'Giù le mani dalla scuola pubblica' e 'La scuola pubblica non si tocca'. I manifestanti hanno poi raggiunto viale Trastevere e al grido di 'Assedio, assedio' hanno circondato il ministero dell'Istruzione. Tutti dietro lo striscione 'Uniti per la scuola di tutti'.
ADESIONE MASSIMA - Alta l’adesione allo sciopero secondo i sindacati, con il 90% delle scuole pubbliche italiane chiuse. Secondo il ministero invece la partecipazione è stata del 57,1%: su 452.105 dipendenti 258.152 hanno incrociato le braccia. La manifestazione si è conclusa in piazza del Popolo con i comizi finali e le note dell'inno di Mameli.
VELTRONI - ''Il Partito democratico - ha sottolineato Veltroni - aveva chiesto al governo di ritirare o accantonare il decreto, è stato scelto di andare avanti con arroganza'', e il Pd ''risponde lanciando una raccolta di firme per un referendum che cancelli il decreto. Una raccolta che deve avere per protagonisti i cittadini, i professori, gli studenti''.
GOVERNO - Il governo però va avanti. ''Vedo una sinistra scandalosa che ha la capacità di rovesciare il vero e dire il contrario della verità'', fa sapere il premier Silvio Berlusconi commentando lo sciopero generale. Da parte sua, il ministro dell’Interno Roberto Maroni annuncia pugno duro contro le occupazioni studentesche. ''Chi occupa abusivamente, impedendo ad altri di studiare sarà denunciato'', dice il titolare del Viminale. Anche se, precisa, al momento non ci sono gli estremi per le denunce visto che ''finora il fenomeno si è limitato a manifestazioni fisiologiche di dissenso. La continuità didattica è stata garantita''. ''Ho letto - sottolinea - che a Roma ci sarebbe stato un milione di persone. Purtroppo c'è il vezzo di moltiplicare per dieci le cifre reali... Ma 100mila persone sono comunque tante''.
E ORA? - Scopriremo solo nei prossimi giorni come evolverà la situazione. Sicuramente la manifestazione di ieri ha dimostrato che ci sono molte persone contrarie alla Riforma. Se il movimento continuerà anche nei prossimi giorni, non è dato saperlo ad oggi. Sicuramente noi di Skuola.net seguiremo le vicende e vi terremmo aggiornati.
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