
Scoppia la polemica in un liceo di Carpi, in provincia di Modena. Qui, un libro di testo di inglese utilizzato nelle classi è finito nell'occhio del ciclone per via di alcuni passaggi che citano l'operato della Lega e di Matteo Salvini in relazione ai Decreti Sicurezza.
Nello specifico, in un paragrafo, si legge che le misure coinciderebbero con “alcune delle peggiori politiche imposte”.
La segnalazione è arrivata da alcuni genitori che si sono rivolti al consigliere comunale della Lega Giulio Bonzanini: ne è nato un caso mediatico che ha visto il Ministro Valditara scendere in campo per chiedere spiegazioni alla casa editrice del libro in questione.
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Il Ministro: “Conto che venga fatta presto chiarezza”
Come riporta Il Resto del Carlino, secondo Bonzanini, il passaggio sarebbe “un esplicito ed improprio attacco politico contro la Lega e l'operato di Matteo Salvini nel ridurre gli sbarchi durante il suo mandato come Ministro degli Interni”.
La notizia è diventata ben presto virale ed è ovvimente arrivata a Salvini, che ha riassunto così la vicenda: "Un libro di testo di un liceo di Carpi commenta i Decreti sicurezza approvati quando ero Ministro dell’Interno come 'alcune delle peggiori politiche imposte’, ribadendo che la loro revoca voluta dal governo Pd-5Stelle andava ‘nella giusta direzione’. Intollerabile. Non è concepibile pensare di sfruttare l’insegnamento dei ragazzi per imporre orientamenti politici. Conto che venga fatta presto chiarezza”.
Valditara: “La casa editrice ha presentato le sue scuse”
A stretto giro è arrivata anche una nota del MIM, firmata dal Ministro Valditara, dove si legge che: “Il Ministero ha avviato un’immediata verifica con il Presidente dell’Associazione Italiana Editori e con la Casa editrice circa l’effettiva presenza dei citati contenuti. Appurato l’errore, la Casa Editrice ha rappresentato le sue scuse al Ministero e all’Associazione editori e si è impegnata a provvedere all’immediato ritiro di tutte le copie disponibili online, assicurando che verrà a breve pubblicata una nuova edizione con una versione corretta".
Si precisa al riguardo che "l’Associazione italiana editori ha un codice di autoregolamentazione del settore editoriale educativo che prevede che l’autore è sempre esclusivo titolare della paternità dell’opera ma che l’editore deve impegnarsi a vagliare la correttezza delle informazioni nonché e avere cura di valutare che le stesse siano improntate al rispetto della pluralità delle idee".
Pertanto, il Ministero provvederà a chiedere ai dirigenti scolastici e, per il loro tramite, ai docenti delle scuole, nelle quali il testo è stato adottato, che "si impegnino a non trattare quella parte specifica di contenuti".
La preside: “La casa editrice ritirerà il libro di testo”
Nel frattempo, la preside della scuola è corsa ai ripari: “La casa editrice ha affermato che ritirerà il libro. Mi dispiace che, per motivi a noi ignoti, il Fanti, che è una scuola seria, impegnata ed efficiente emerga come un istituto che vuole plagiare i suoi studenti e come l’unico istituto che ha adottato questo testo, cosa non vera".
La dirigente scolastica ha anche specificato che: "E’ assolutamente impossibile leggere parola per parola 416 pagine di un testo prima di adottarlo. Noi ci occupiamo di didattica, e dei testi guardiamo l’impostazione, le tematiche e la capacità di essere usati in maniera efficace per sviluppare le competenze dei nostri ragazzi”.