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libro scolastico

Scoppia la polemica in un liceo di Carpi, in provincia di Modena. Qui, un libro di testo di inglese utilizzato nelle classi è finito nell'occhio del ciclone per via di alcuni passaggi che citano l'operato della Lega e di Matteo Salvini in relazione ai Decreti Sicurezza.

Nello specifico, in un paragrafo, si legge che le misure coinciderebbero con “alcune delle peggiori politiche imposte”.

La segnalazione è arrivata da alcuni genitori che si sono rivolti al consigliere comunale della Lega Giulio Bonzanini: ne è nato un caso mediatico che ha visto il Ministro Valditara scendere in campo per chiedere spiegazioni alla casa editrice del libro in questione.

Indice

  1. Il libro di testo che critica Salvini. Il Ministro: “Conto che venga fatta presto chiarezza”
  2. Valditara: “La casa editrice ha presentato le sue scuse”
  3. La preside: “La casa editrice ritirerà il libro di testo”

Il Ministro: “Conto che venga fatta presto chiarezza”

Come riporta Il Resto del Carlino, secondo Bonzanini, il passaggio sarebbe “un esplicito ed improprio attacco politico contro la Lega e l'operato di Matteo Salvini nel ridurre gli sbarchi durante il suo mandato come Ministro degli Interni”.

La notizia è diventata ben presto virale ed è ovvimente arrivata a Salvini, che ha riassunto così la vicenda: "Un libro di testo di un liceo di Carpi commenta i Decreti sicurezza approvati quando ero Ministro dell’Interno come 'alcune delle peggiori politiche imposte’, ribadendo che la loro revoca voluta dal governo Pd-5Stelle andava ‘nella giusta direzione’. Intollerabile. Non è concepibile pensare di sfruttare l’insegnamento dei ragazzi per imporre orientamenti politici. Conto che venga fatta presto chiarezza”.

Valditara: “La casa editrice ha presentato le sue scuse”

A stretto giro è arrivata anche una nota del MIM, firmata dal Ministro Valditara, dove si legge che: “Il Ministero ha avviato un’immediata verifica con il Presidente dell’Associazione Italiana Editori e con la Casa editrice circa l’effettiva presenza dei citati contenuti. Appurato l’errore, la Casa Editrice ha rappresentato le sue scuse al Ministero e all’Associazione editori e si è impegnata a provvedere all’immediato ritiro di tutte le copie disponibili online, assicurando che verrà a breve pubblicata una nuova edizione con una versione corretta".

Si precisa al riguardo che "l’Associazione italiana editori ha un codice di autoregolamentazione del settore editoriale educativo che prevede che l’autore è sempre esclusivo titolare della paternità dell’opera ma che l’editore deve impegnarsi a vagliare la correttezza delle informazioni nonché e avere cura di valutare che le stesse siano improntate al rispetto della pluralità delle idee".  

Pertanto, il Ministero provvederà a chiedere ai dirigenti scolastici e, per il loro tramite, ai docenti delle scuole, nelle quali il testo è stato adottato, che "si impegnino a non trattare quella parte specifica di contenuti".

La preside: “La casa editrice ritirerà il libro di testo”

Nel frattempo, la preside della scuola è corsa ai ripari: “La casa editrice ha affermato che ritirerà il libro. Mi dispiace che, per motivi a noi ignoti, il Fanti, che è una scuola seria, impegnata ed efficiente emerga come un istituto che vuole plagiare i suoi studenti e come l’unico istituto che ha adottato questo testo, cosa non vera".

La dirigente scolastica ha anche specificato che: "E’ assolutamente impossibile leggere parola per parola 416 pagine di un testo prima di adottarlo. Noi ci occupiamo di didattica, e dei testi guardiamo l’impostazione, le tematiche e la capacità di essere usati in maniera efficace per sviluppare le competenze dei nostri ragazzi”.

Data pubblicazione 21 Gennaio 2025, Ore 10:54
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