Imma Ferzola
Autore
coro scolastico natalizio

La vicenda ha avuto luogo in una scuola primaria della Toscana, dove le insegnanti hanno proposto agli alunni una versione modificata della celebre canzone natalizia. Il testo, ripensato per eliminare qualsiasi riferimento religioso, si apre così: "La renna al polo Nord, scampanellando va, 
le strenne porterà a tutti i bimbi buoni
e dalle Alpi al mar, i bimbi di quaggiù 
aspettando quei doni che regala il buon Natal". 

Una scelta - come racconta la testata "Maremma Oggi" - pensata per tutelare la laicità dell’istituto, ma interpretata da molti genitori come una forzatura. Per diversi di loro, infatti, si tratterebbe più di una “cancellazione identitaria” che di un equilibrio culturale.

Indice

  1. È giusto insegnare una canzone censurata?
  2. Può esistere un Natale senza Gesù?
  3. La posizione della scuola: “Laicità da rispettare”

È giusto insegnare una canzone censurata?

La discussione si è accesa quando le famiglie hanno ricevuto il testo da far imparare ai bambini. Alcuni genitori, difendendo l'iniziativa della scuola, hanno fatto notare che la parola “Gesù” compare solo nella versione italiana del brano, non in quella inglese, ma questo non ha attenuato le critiche.

A sollevare il caso è stata la madre di un alunno, che ha commentato:
 "Ci siamo chiesti se i nostri figli debbano davvero imparare una canzone censurata. Cancellare il nome di Gesù per mantenere la scuola laica?". Nella chat di classe il dibattito è diventato rapidamente acceso.

Chi contesta la scelta ha puntato il dito soprattutto sul fatto che:

  • la laicità non dovrebbe significare eliminare tradizioni culturali radicate;
  • evitare ogni riferimento religioso rischia di snaturare l’immaginario natalizio;
  • escludere Gesù dalla canzone rappresenterebbe una “prudenza eccessiva”.

Può esistere un Natale senza Gesù?

Molti genitori, inoltre, temono che l’attenzione a evitare simboli religiosi finisca per svuotare la festa del suo significato originario. Pur ricordando che la data del 25 dicembre deriva anche dalla sovrapposizione cristiana alle celebrazioni pagane romane, dal solstizio d’inverno al culto del Sol Invictus, per la maggior parte delle persone la ricorrenza rimane la celebrazione della nascita di Gesù, fissata da Papa Giulio I nel IV secolo.

Da qui la domanda che circola tra molte famiglie: è davvero possibile celebrare il Natale eliminando Gesù?

La posizione della scuola: “Laicità da rispettare”

Per l'istituto, però, il criterio della laicità ha la precedenza sulla tradizione. Una scelta che alcune famiglie comprendono, mentre altre giudicano eccessiva. Alla fine, molto probabilmente, per loro il Natale - almeno sul palco della scuola - sarà diverso dal solito, con il personaggio centrale della tradizione che potrebbe non essere nemmeno nominato.

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