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Istruzione: il governo cerca il confronto sull'università! articolo
Dopo il grande sciopero del 30 ottobre, soffia ancora un forte vento sul mondo dell'istruzione. Gli studenti continuano a protestare: ieri, ultima in ordine di tempo, una spettacolare manifestazione degli studenti di Ingegneria della Sapienza.

NO 133 - In circa 1000 studenti si è composta una scritta con le fiaccole "NO 133". L'evento pacifico ed apartitico inserito nel quadro delle iniziative organizzate dalle mobilitazioni studentesche, si è concluso con un momento musicale e d'aggregazione nel massimo rispetto della cittadinanza.

ALTRI APPUNTAMENTI - I collettivi universitari hanno annunciato altre due giornate di mobilitazione, per il 7 e per il 14 novembre. Anche perché il governo prepara nuovi interventi sull'università.

NUOVE PROPOSTE - «Il presidente Berlusconi — dice il portavoce Paolo Bonaiuti — è convinto che l'università abbia bisogno di una seria e profonda riforma. Ad essa sta lavorando il governo, primo tra tutti il ministro Gelmini, in continuo contatto con il presidente del Consiglio». Insomma, la titolare dell'Istruzione, che venerdì scorso è stata applaudita da tutti i colleghi durante il consiglio dei ministri, dovrebbe portare i suoi testi in Cdm al massimo entro la settimana prossima.

FONDAZIONI - Le novità più importanti riguarderanno il sistema di reclutamento dei professori, con l'ipotesi di tornare al vecchio concorsone nazionale al posto di quelli banditi dalle singole università, spesso poco trasparenti. Ma si interverrà anche sull'assetto organizzativo degli atenei, bilanciando la possibilità di aprire alle fondazioni private con qualche correzione che consenta di salvare il carattere pubblico delle facoltà. Queste misure troveranno posto nel primo dei due provvedimenti che il governo dovrebbe presentare nel giro di 10-12 giorni.

ALTRA STRADA - Il testo è ancora all'esame degli esperti. "In ogni caso — assicura il ministro per le Politiche comunitarie, Andrea Ronchi — non ci sarà nessun decreto legge, nemmeno per le disposizioni urgenti. E la riforma complessiva sarà un testo aperto al confronto con l'opposizione e con il mondo universitario".

- Approfondimenti sulla riforma della scuola
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