Carmine Zaccaro
di Carmine Zaccaro
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Studenti vs Giannini: la Buona Scuola non cambia

Il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ha incontrato questa mattina a Palazzo Chigi le associazioni studentesche, per parlare della Buona Scuola. Martina Carpani di Uds, Unione degli studenti, intervistata dalla nostra redazione, ci ha spiegato cosa è successo all'incontro e ha risposto ad alcune domande sui test invalsi, che si sono svolti il 12 maggio nelle scuole italiane.

BUONA SCUOLA

: "INCONTRO INCONCLUDENTE" - Palazzo Chigi nella mattinata del 13 maggio è stato il luogo dell'incontro tra il Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini e le associazioni studentesche. Unione degli Studenti ha partecipato all'incontro, discutendo con il ministro della riforma della Buona Scuola. Martina Carpani, che ci ha rilasciato una intervista ha dichiarato "Un primo elemento di criticità è stato il ritardo di un incontro con le associazioni studentesche dopo molto tempo dall'uscita del ddl sulla Buona Scuola, considerando che il voto definitivo alla camera arriverà il 18 e 19 alla Camera. L'incontro è stato tendenzialmente inconcludente in quanto il ddl è già in una fase avanzata è non c'è disponibilità a modificare le basi su cui il ddl si forma. continua citando il programma dell'Altra Scuola che Uds ha presentato alcuni mesi, una "controriforma" basata sulle richieste e dalle esigenze degli studenti. Carpani continua "continueremo a mobilitarci nelle prossime settimane, per supportare le iniziative che ci saranno dalla votazione alla camera fino al blocco degli scrutini, annunciato nelle ultime ore dai docenti".

Guarda l'intervista a Martina Carpani di Skuola.net

TEST INVALSI

: "VALUTATI E NON SCHEDATI "Il problema degli invalsi è sempre lo stesso e che segnaliamo da tempo, sono sbagliati a livello statistico per come sono costruite ma hanno delle finalità sbagliate, è un sistema di valutazione che tende a gerarchizzare le scuole italiane". La pensa così Carpani di Uds, riguardo i test Invalsi che ieri hanno interessato migliaia di studenti delle scuole italiane. Secondo un sondaggio di Skuola.net 1 studente su 4 ha boicottato le prove invalsi in quanto considerate non adatte alla valutazione della preparazione; a questo proposito l'alternativa che UdS immagina è molto diversa. Carpani dichiara "Pensiamo che la valutazione sia un'altra cosa [...] Immaginiamo una valutazione diversa fondata sull'autovalutazione, che sia partecipata, dialogica,dare centralità al processo di crescita individuale dello studente, non dovrebbe riguardare solo gli apprendimenti ma anche l'offerta formativa della scuola e ciò che riguarda l'assetto scolastico". Uds ha anche aperto un sportello SOS per gli studenti che sono stati costretti dai professori a sostenere i test invalsi, attraverso minacce o ritorsioni.

LA PROTESTA SUI SOCIAL: "DISOBBEDIENZA CIVILE CREATIVA" - La giornata del 12 maggio è stata caratterizzata da una protesta irriverente sui social di cui gli studenti sono stati protagonisti. Nelle prime ore della mattina su Twitter #Invalsi2015 è diventato l'hastag di tendenza dove si sono rincorse battute e risposte divertenti postate dai profili dei ragazzi che svolgevano le prove invalsi. In merito a questa vicenda Martina Carpani sostiene l'importanza di questa forma di protesta "ci fa interrogare su quali possono essere le nuove pratiche delle forme di protesta. Gli studenti attraverso delle manomissioni creative possono realizzare una disobbedienza civile. Per noi è stata una giornata importante che ci fa interrogare sulle nuove forme future di protesta, per far sentire l'attività studentesca più protagonista nelle nostre giornate di lotta".

Carmine Zaccaro