
Gli studenti sospesi in giudizio sono quindi chiamati a dedicare parte del proprio tempo estivo allo studio. L’obiettivo: colmare le lacune accumulate durante l’anno e superare gli esami per accedere così alla classe successiva.
-
Leggi anche:
- Esami di riparazione, le insufficienze vanno recuperate entro fine agosto. Ma c’è tolleranza fino all’8 settembre
- Chat di classe da incubo, denunciati sei ragazzi tra i 14 e i 16 anni
- Esami di riparazione? Per gli insegnanti meglio a settembre
Esami di recupero: chi deve farli
Naturalmente chi, come abbiamo detto, ha terminato l’anno scolastico con uno o più debiti formativi. Da qui una domanda: l’insufficienza in materie non presenti nel programma dell’anno successivo devono per forza portare alla partecipazione ai corsi di recupero? La risposta, proveniente direttamente dall’Archivio della Pubblica Istruzione, è la seguente: “L’alunno è tenuto a partecipare al corso di recupero relativo a materie non presenti nel piano di studio dell’anno successivo, se il consiglio di classe decide in tal senso e di conseguenza deve sottoporsi alle verifiche predisposte”. Dunque, non c’è un sì o un no a mettere un punto alla questione. L’ultima parola spetta al consiglio di classe.
Esami di recupero: quando si fanno
E invece, quando bisognerà tornare ai banchi per sottoporsi ai famigerati esami di recupero? Subito dopo i corsi estivi oppure può trascorrere un po’ di tempo? Anche in questo caso, non c’è una data univoca, valida per tutte le stagioni. La risposta più corretta è infatti “dipende”. Ma da cosa? Ancora una volta, dal consiglio di classe, che avrà appunto la responsabilità di valutare la situazione predisponendo un ventaglio temporale dedicato agli esami. Diciamo però che esistono delle restrizioni. “Alcune svolgono le prove di recupero già dopo la metà di luglio, altre a fine agosto, altre ancora nei primi giorni di settembre”, ha spiegato Cristina Costarelli, Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi del Lazio e dirigente scolastica del Liceo Scientifico ‘Newton’ di Roma, recentemente intervistata da Skuola.net. “La normativa prevede solo che i debiti vengano recuperati entro la fine dell’anno scolastico, quindi entro il 31 agosto; ma con una giusta motivazione si può arrivare anche all’inizio di settembre. Chi ha ricevuto il debito, quindi, deve fare attenzione alle comunicazioni e alle circolari della propria scuola”.La normativa cui fa riferimento la dirigente scolastica, infatti, esplicita che gli studenti che hanno ricevuto il debito in una o più materie devono conoscere gli esiti, e quindi sostenere gli esami di recupero, entro il 31 agosto. Tuttavia, una seconda circolare ha prorogato il termine fino all’8 settembre.