
Per gli studenti le vacanze sono iniziate già da qualche settimane, mentre al Ministero dell’Istruzione si lavora alacremente per garantire il regolare avvio dell’anno scolastico. Più volte la ministra Valeria Fedeli ha garantito che la macchina organizzativa del ministero metterà a posto tutto evitando girandola di insegnamenti e una scarsa continuità didattica, deleteria per l’apprendimento degli studenti.
Operazione complesse
Secondo quanto riportato dal dossier Tuttoscuola, per regolarizzare tutto serve la stabilizzazione di 52mila docenti a tempo indeterminato (entro il 14 agosto), poi dovranno essere sistemati altri 115mila docenti a tempo determinato. I 52mila posti disponibili saranno suddivisi in tre tranche: il 60 per cento a favore di nuove assunzioni, il 30 per cento ai trasferimenti e il 10 per cento a passaggi di cattedra e di ruolo.Le imminenti nomine in ruolo riguarderanno più il Nord che il Sud (solo il 20%), conseguente del movimento dei docenti che hanno chiesto il trasferimento dal Nord a Sud. Si dovrà ricorrere – riporta TuttoScuola – soprattutto alla nomina di docenti a tempo determinato dalle graduatorie provinciali e in alcuni casi potrebbero essere chiamati anche i neolaureati. I 52mila posti sono comprensivi dei 15 mila stabilizzati recentemente (10 mila spezzoni + 5mila sostegno già in deroga) con passaggio di altrettanti posti dall’organico di fatto annuali a quello di diritto definitivi e sono il residuo dei recenti trasferimenti dei docenti per il 2017-18, conclusi nelle settimane scorse per infanzia e primo ciclo (per un totale di oltre 33 mila posti) e che si concluderanno tra pochi giorni con gli ulteriori trasferimenti dei professori delle superiori (stimati in circa altri 19 mila). Sulla base dei calcoli della Flc Cgil saranno 33.336 i posti vacanti: 21.380 comuni e 11.956 di sostegno, con la conferma di una notevole quantità di posti disponibili nelle regioni settentrionali.
Concorso a cattedra ancora in corso
Tra l’altro entro Ferragosto difficilmente potranno essere approvate diverse graduatorie del concorso 2016 con conseguenze che i posti per le immissioni in ruolo saranno assegnati agli iscritti alle graduatorie ad esaurimento (come nel caso del concorso di scuola primaria in sei regioni). Particolare la situazione sul sostegno dove scarseggiano i posti sia nella graduatorie di merito che in quelle ad esaurimento. Un programma ambizioso quello messo in campo dal governo che però non risolverà l’annoso problema di avere tutti i docenti in cattedra dal primo giorno di scuola.