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di Margherita Paolini
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allarme bullismo continua: ecco i casi dell'ultima settimana

Bullismo e cyberbullismo non lasciano tregua. Nel mondo dei giovani questi due fenomeni negativi sembrano essere diventati delle parole d’ordine. La violenza continua a mietere vittime tra gli adolescenti, servendosi di vari canali, compreso quello dei social.

E sebbene su Wired sia comparsa la notizia che i suicidi tra i giovani sono in calo rispetto al passato e pertanto non imputabili in via esclusiva a quanto accade nel web, nella cronaca dei pestaggi, dei suicidi e delle aggressioni, Internet e i social network fanno la parte dei gran protagonisti. Ecco i casi dell’ultima settimana.

ABBANDONO DELLA SCUOLA

- Uno studente della provincia di Rimini ha deciso di abbandonare la scuola. Infatti etichettato come il “sorcio” a causa della sua dentatura, il quindicenne era diventato bersaglio di denigrazioni e insulti da parte dei suoi coetanei. Una violenza verbale che trovava sfogo non solo dietro i banchi di scuola, ma anche a casa tramite i social. “Il sorcio è partito”, “il sorcio è tornato”: queste le frasi umilianti a cui il ragazzo è stato esposto per troppo tempo. La campagna diffamatoria ha indotto così la vittima a decidere di lasciare quell’istituto superiore e, addirittura, a pensare di allontanarsi anche dalla città. Nel frattempo, a seguito della denuncia dei familiari, sono stati identificati quattro dei bulli che hanno reso negli ultimi tempi la vita impossibile al proprio coetaneo.

PRESUNTA VIOLENZA NEI BAGNI DI SCUOLA

- Un’altra notizia, ancor più grave, si è diffusa sul web nelle ultime ore e riguarderebbe una violenza vera e propria avvenuta nei bagni di un istituto alberghiero di Finale Ligure, paese in provincia di Savona. Una studentessa ha sporto denuncia contro i suoi aggressori, quattro compagni di scuola che attendono di essere interrogati dal pubblico ministero della Procura dei minori di Genova. Secondo la testimonianza della ragazza, i quattro sarebbero responsabili di violenza sessuale, avendola costretta nei giorni scorsi a seguirla nei bagni della scuola e poi a compiere atti sessuali. Una versione del tutto inventata per i giovani indagati. Nel frattempo l’istituto alberghiero ha dichiarato di attendere in silenzio i risvolti del caso e il giudizio della magistratura.

STUDENTE PICCHIATO PERCHE’ AVEVA DIFESO IL PROF

- Il bullismo attraversa tutta l’Italia, non risparmiando alcuna regione. A pochi giorni fa risale un’altra brutale aggressione avvenuta all’esterno di un istituto agrario di Catania. La notizia è riportata dalla Tecnica della Scuola. Cinque ragazzi, giunti con i loro motorini nel cortile della scuola presa di mira, avrebbero fatto irruzione in una classe minacciando l’insegnante. I motivi di quella che poteva sembrare una bravata sui generis non sono ancora chiari. Tuttavia l’epilogo della vicenda ha aggravato la situazione dei bulletti. Infatti durante la loro incursione, uno studente della classe interessata avrebbe preso le parti del prof dimostrando di non apprezzare affatto quel gesto né di temere i cinque smargiassi. Quest’ultimi, dopo essere stati cacciati dalla scuola dallo stesso insegnante aiutato dai bidelli, hanno atteso lo studente coraggioso all’uscita per poi circondarlo e pestarlo. Uno dei cinque bulli ha scagliato il casco contro la testa del malcapitato, finito così al pronto soccorso. Immediata è scattata la denuncia, e ora si attende l’identificazione dei ragazzi.

E nella tua scuola si sono verificati casi come questi? Sei stato testimone, vittima di casi di bullismo o cyberbullismo?

Margherita Paolini