
Nonostante la circolare Fioroni n. 92 del 2007 affermasse che i corsi di recupero dovessero essere parte integrante dell’attività scolastica, quest’anno non si attiveranno per molti studenti. Infatti, circa 1 ragazzo su 4 con il bisogno di recuperare le sue insufficienze non potrà più farlo. Le motivazioni sono diverse, ma prima fra tutte continua ad esserci la crisi economica. Questo è quanto emerge dal sondaggio di Skuola.net “Nella tua scuola si faranno i corsi di recupero per coloro che hanno il debito?”.
NIENTE SOLDI, NIENTE CORSI - Mancanza di fondi. Questo è quanto si è sentito rispondere circa il 24% degli studenti con il bisogno di frequentare quei corsi che avrebbero potuto permettergli di recuperare con più facilità le loro insufficienze. Ora, nel momento in cui fossero davvero disposti a voler rimediare ai giudizi di una pagella decisamente poco gentile, dovranno rimboccarsi le maniche e studiare di più da soli. Perchè è evidente che la crisi economica sta colpendo, prima di tutto le scuole, costrette a tagliare anche attività extrascolastiche produttive come i corsi di recupero.
NO AI CORSI, DIVERSI I MOTIVI - Ma la crisi non è l’unica motivazione che ostacola questo tipo di corsi nelle scuole italiane. Mancanza di insegnanti disposti a restare oltre l’orario scolastico e pause didattiche che non rendono più necessario il recupero pomeridiano a scuola, vengono annoverate tra le altre motivazioni di una piccola fetta di studenti alle prese con il recupero dei debiti.
LE FAREMO SAPERE… - Ma se c’è chi piange la triste fine dei corsi di recupero nella sua scuola, c’è anche chi di questi ancora non ha mai sentito parlare. Infatti, stando ai dati del sondaggio di Skuola.net, circa il 27% degli studenti afferma tranquillamente di non aver ricevuto ancora nessuna comunicazione al riguardo o che ancora non è certo che questo tipo di corsi si attuerà anche quest’anno. Insomma, nonostante il primo quadrimestre sia ormai agli sgoccioli e le pagelle dietro l’angolo per la maggior parte dei ragazzi, le scuole ancora non fanno sapere se potranno recuperare le loro insufficienze.
Serena Rosticci