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Basta con l'inganno dei contributi scolastici: le leggi dicono che sono volontari e servono per ampliare l'offerta didattica e formativa della scuola, cioè a migliorarla. Invece in gran parte delle scuole, vengono passati come obbligatori e se non paghi ti minacciano pure!

Ogni settimana ricevo almeno una decina di segnalazioni da parte di studenti e genitori, che non sanno cosa fare, se pagare o meno: vuoi per condizioni economiche, vuoi per principio.

Eh sì, il principio costituzionale vuole che la scuola pubblica sia gratuita, almeno fino ai 16 anni. Per finire gli studi comunque lo stato si accontenterebbe di poco: 15,13 di tassa di iscrizione e frequenza, che rappresentano l'unico obbligo per gli studenti ai fini dell'iscrizione.

Chi è il cattivo? Le scuole? Certo che no, questi soldi servono per sostenere spesso le spese di funzionamento e garantire una scuola migliore agli studenti. Tuttavia di fronte ad una legge che parla chiaro (vedi sito del Ministero), sarebbe meglio che le scuole spiegassero che il contributo è volontario e serve a coprire quella spesa piuttosto che l'altra, magari chiedendo ai redditi più alti di contribuire maggiormente. Insomma maggiore trasparenza da parte dei dirigenti scolastici aiuterebbe. Di certo condanniamo ogni forma di minaccia e ritorsione!

Skuola.net da tre anni dà voce a tutte le vostre segnalazioni, collaborando attivamente con il Ministero della Pubblica Istruzione per risolvere i casi più difficili. Se anche tu hai un problema con i contributi, segnalalo a Skuola.net!

Daniele Grassucci - Seguimi su Twitter - @dgrassucci