
50 euro per pagare i danni dell’occupazione, altrimenti niente pagella. La richiesta del Preside del liceo linguistico Caetani di Roma ai suoi studenti suona come una minaccia, ma potrebbe diventare realtà. Ce lo ha segnalato un genitore di un utente di Skuola.net, come sempre, dà voce ai suoi utenti.
DANNI DELL'OCCUPAZIONE: PAGHINO GLI STUDENTI - L’Istituto “Gelasio Caetani” di Roma durante i 10 giorni dell’occupazione ha subito una vera devastazione: muri imbrattati, attrezzature didattiche distrutte, macchine fotocopiatrice e tende rubate, porte non più funzionanti… e così il preside, il prof Nardo Nardoni, ha deciso di farsi “risarcire” chiedendo un contributo economico di 50 euro ad ogni studente, contributo di fatto obbligatorio vista l’intenzione del dirigente scolastico di non consegnare le pagelle a chi non pagherà.
"SOLO" 30.000€ PER I DANNI - Le famiglie degli studenti non sono d’accordo. Qualcuno ha già pagato, ma la maggior parte non ha intenzione di farlo, perchè le responsabilità non sono ancora chiare. Per prima cosa i genitori degli studenti del Caetani hanno contattato il geometra della provincia per valutare i danni che ammonterebbero a circa 30.000€ (il preside, al contrario, aveva dichiarato una cifra di 400.000€!).
IL PRESIDE SI ERA ASSENTATO - E in più viene dai genitori sottolineata l'assenza del preside durante l’occupazione. Questo, se accertato, sarebbe una grave mancanza di responsabilità e le famiglie degli studenti hanno così avanzato l'intenzione di presentare una querela nei confronti del preside.
IL PRESIDE: HO LAVORATO A NATALE PER RENDERE AGIBILE LA SCUOLA - Il Preside si difende in un’intervista al Corriere della Sera: “Durante le vacanze di Natale il personale della segreteria, i bidelli, alcuni professori e il sottoscritto - anche se nessuno ci ringrazierà mai - si sono dati un gran da fare. Con i fondi dell'Istituto, 10mila euro, i locali sono tornati agibili, e non è poco”.
PRESIDE MENEFREGHISTA? - Ma precisa anche che i 50 euro potrebbero essere restituiti: “questi 50 euro vanno considerati un anticipo. Se poi ci sarà un apporto delle istituzioni oppure, al termine delle indagini della polizia, i responsabili della devastazione saranno chiamati a risarcire, quella quota verrà detratta dall'iscrizione del prossimo anno”. Tuttavia quando gli viene chiesto cosa ne pensa del fatto che i genitori siano molto arrabbiati della possibilità che leghi il contributo alle pagelle, lui risponde “Me ne frego”.
L'opinione di Skuola.net - Ci risiamo, anche stavolta i contributi scolastici sono usati per ricattare: invece i contributi sono sempre volontari, come potete leggere qui.
Tuttavia in questa occasione c'è da dire che gli studenti qualche colpa ce l'hanno, infatti, non è mai bello quando una scuola occupata viene anche sventrata. Automaticamente la protesta diventa da cartellino rosso. In genere queste devastazioni sono originate da una piccola minoranza, magari di esterni che hanno voglia solo di fare casino.
Però non si possono punire tutti gli studenti, in maniera ingiusta, anche quelli che all'occupazione non c'erano. Piuttosto bisogna cercare di individuare i colpevoli e far pagare loro... Così la prossima volta ci penseranno due volte e magari andranno allo stadio, l'unico posto dove ancora si possono praticare questi simpatici passatempi.
E soprattutto, niente minacce: la pagella va data sempre. Capito preside?