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di paolodifalco01
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Valditara contro preside Firenze"E' del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggere questa lettera e che sia stata letta agli studenti". Queste le parole del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara a Mattino Cinque sulla lettera scritta agli studenti dalla dirigente scolastica del liceo scientifico "Da Vinci" di Firenze.

Il messaggio della preside era infatti arrivato dopo l'aggressione di due liceali, davanti alla scuola, a opera di sei giovani legati ad Azione studentesca, movimento giovanile che si colloca nell’area di estrema destra.
Le frasi del numero uno di Viale Trastevere hanno scatenato la reazione di quasi tutte le forze di opposizione.

La lettera della preside

Dopo l'aggressione di suoi due studenti Annalisa Savino, dirigente scolastica del liceo scientifico "Da Vinci" di Firenze, aveva inviato una lettera alla comunità studentesca dove sottolineava come "il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti".

Parole a cui si era anche aggiunto un appello:"Siate consapevoli che è in momenti come questi che, nella storia, i totalitarismi hanno preso piede e fondato le loro fortune, rovinando quelle di intere generazioni. Nei periodi di incertezza, di sfiducia collettiva nelle istituzioni, di sguardo ripiegato dentro al proprio recinto, abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza. Chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato col suo nome, combattuto con le idee e la cultura. Senza illudersi che questo disgustoso rigurgito passi da sé. Lo pensavano anche tanti italiani per bene 100 anni fa ma non è andata così".

Le motivazioni che hanno spinto la dirigente scolastica a scrivere la lettera

Come ha raccontato la stessa preside, in un'intervista rilasciata a La Repubblica, a spingerla a scrivere questa lettera alla comunità studentesca è stato "il dovere dell'esempio e il bisogno di coerenza che i giovani chiedono al mondo adulto e quindi anche alle istituzioni. Non mi sentivo di lasciare soli gli studenti in questa loro reazione. Loro sono andati alla manifestazione. Trovo che il silenzio sia più sorprendente delle parole di fronte a fatti come questi. Al Michelangiolo, nel metodo calci e pugni a chi la pensa diversamente, ho riscontrato consonanza con tratti del conflitto politico degli anni Settanta e reminiscenze di squadrismo tipico del Ventennio".

La stessa ha ribadito al Corriere Fiorentino che il suo "voleva essere un messaggio agli studenti affinché non fossero indifferenti a quanto accaduto davanti al Liceo Michelangiolo. La peggior cosa è pensare che questi episodi non contino niente e che tutto sempre evolva verso più rosei orizzonti. La violenza politica è un pericolo e va sempre stigmatizzata".

La replica del ministro Valditara

Lettera che però non sembra essere piaciuta al ministro dell'Istruzione Valditara che, nella trasmissione Mattino Cinque su Canale5, ha commentato: "In Italia non c’è nessun pericolo fascista, non c’è nessuna deriva violenta o autoritaria. Difendere le frontiere e ricordare il proprio passato o l’identità di un popolo non ha nulla a che vedere con il fascismo o, peggio, con il nazismo. Quindi inviterei la preside a riflettere più attentamente sulla storia e sul presente".

Di conseguenza, ha concluso il ministro, la lettera scritta dalla preside di Firenze "è del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggere questa lettera e che sia stata letta agli studenti. Il contenuto non rappresenta la realtà dei fatti. Non ritengo necessario intervenire, sono lettere ridicole. Vanno prese per quello che sono, un atto di propaganda". Sulla lettera si è espresso anche il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi che ha detto:"Alla preside raccomandiamo alcune integrazioni: i 90 milioni di morti generati nel mondo dal comunismo, le foibe, le sanguinarie repressioni di Praga e Budapest, l’attualità di una Cina in cui non esistono i diritti civili".

Le critiche alle parole del ministro

Tante le critiche alle parole del ministro dell'Istruzione. Tra i primi a indignarsi per le dichiarazioni del ministro Valditara c'è stato il Presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini che ha scritto:"Il governo resta in silenzio sull'aggressione di militanti fascisti fuori dal liceo di Firenze sabato scorso, in compenso minaccia provvedimenti contro la preside che ha scritto agli studenti dopo quanto accaduto. Un comportamento che, di fatto, copre i violenti e accusa chi cerca il confronto partendo dai valori della democrazia e dell'antifascismo. Grave e inaccettabile. Meloni intende continuare a tacere?".

A fare eco alle sue parole è il sindaco di Firenze Dario Nardella:"Gravissime, offensive, inaudite le parole di Valditara, indegno di rivestire il ruolo di ministro della scuola. Questo Governo non ha trovato il tempo neanche per una minima condanna dell'aggressione dei membri di Azione Studentesca ai due studenti minorenni del Liceo Michelangelo ma non ha perso un attimo per intimidire una dirigente scolastica. Valditara si scusi o si dimetta".

E' intervenuta nel dibattito anche la capogruppo del Pd alla Camera, Debora Serrachiani che ha invitato il ministro in Parlamento "a spiegare perché ha censurato la preside di un liceo che ci ha invitato tutti a combattere l'indifferenza e l'odio e la discriminazione e perchè non abbia assunto una posizione forte e chiara sui fatti di sabato di Firenze". A criticare il titolare del Ministero di viale Trastevere sono stati anche gli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione Istruzione di Camera e Senato:"Il suo atteggiamento contro la preside è esso stesso un riflesso di atteggiamenti squadristi. È l’ennesima di prova che un simile personaggio non può rivestire il ruolo di ministro dell’istruzione e che prima torna a casa meglio sarà per studenti, insegnanti e per tutti coloro che hanno a cuore la scuola pubblica nel nostro Paese".

Lo striscione a Firenze e la petizione a sostegno della Preside

In mattinata all'ingresso del liceo "Da Vinci" di Firenze, inoltre, è stato affisso uno striscione firmato da Blocco studentesco con la scritta "Non ci fermerà una circolare, studenti liberi di lottare". Gli stessi lo hanno rilanciato anche sul loro profilo twitter scrivendo:"Un'intera generazione di cosiddetti 'docenti', in realtà propagandisti politici in servizio permanente, dovrebbe finalmente andare in pensione anticipata. Sono loro la causa principale del disastro del sistema educativo italiano. Rottami del 68".

Dall'altro alto, invece, il movimento Priorità alla Scuola ha lanciato una raccolta firme per sostenere la preside attaccata dal ministro Valditara in modo da farle arrivare il sostegno di "tutta la comunità educante che si riconosce nella scuola antifascista e democratica".

La condanna della Rete degli Studenti Medi e dell'ANPI

Da ultimi a intervenire sono stati anche la Rete degli Studenti Medi e l'ANPI. I primi hanno definito la dichiarazione del ministro "di una gravità inaudita perché fa propri i riferimenti ideali di una Destra nazionalista ed apertamente reazionaria e, soprattutto, perché il ministro Valditara ha preferito esprimersi sulla lettera di una preside piuttosto che condannare la violenza squadrista che a Firenze si è consumata".

Il Presidente dell'ANPI Gianfranco Pagliarulo invece ha scritto in una nota che "la lettera della preside del liceo di Firenze Annalisa Savino è un esempio di sensibilità civile e di pedagogia repubblicana. L’attacco del ministro Valditara contro di lei è inaccettabile. La velata minaccia di future misure disciplinari è la spia del clima di autoritaria intolleranza che questo governo sta promuovendo e diffondendo alzando il clima di tensione nel Paese. Va riconosciuta senza dubbio al ministro solidarietà per le minacce ricevute. Ma il suo rumorosissimo silenzio davanti all’aggressione subita dagli studenti di Firenze è una prova di parzialità francamente sconcertante da parte di un ministro della repubblica antifascista".

Paolo Di Falco

Data pubblicazione 23 Febbraio 2023, Ore 15:07
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