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Macchina della polizia dopo la tragedia della 13enne

Una drammatica vicenda ha scosso la comunità di Perugia, dove una ragazzina di 13 anni si è tolta la vita lanciandosi dal balcone di casa. La tragedia si è consumata all’alba di ieri, poco prima delle sette, in un tranquillo quartiere della città, lo stesso giorno in cui la giovane sarebbe dovuta tornare a scuola per l’inizio del nuovo anno scolastico. 

Secondo le prime ricostruzioni, riporta ‘Il Messaggero’, nei giorni precedenti la ragazzina avrebbe avuto una lite con i genitori riguardo all’uso del telefono, che le era stato sequestrato.

Una punizione, questa, che non era stata presa bene dalla giovane, anche se gli inquirenti non vogliono collegare in modo diretto la punizione alla tragica decisione della ragazza.

La ricostruzione della tragedia

La 13enne si è tolta la vita all’alba del giorno in cui sarebbe dovuta tornare a scuola dopo la lunga pausa estiva. Forse a seguito della lite con i genitori, in cui le era stato sequestrato il cellulare come punizione, la giovane avrebbe deciso per il gesto estremo: scavalcare il parapetto del balcone di casa, al settimo piano di un palazzo in un tranquillo quartiere di Perugia. 

I genitori si sono svegliati presto quella mattina, ma non trovando la figlia in casa e notando il balcone aperto, si sono affacciati, scoprendo il corpo della ragazza sul piazzale sottostante. Sono state le urla disperate della madre a svegliare il quartiere, ma i soccorsi, arrivati rapidamente, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Inizialmente si è pensato a un possibile incidente domestico, ma con il passare delle ore si è fatta strada l'ipotesi di un gesto volontario, lasciando la famiglia e la comunità sotto shock, incapaci di comprendere un dolore così grande.

Le indagini e il dolore della comunità

Le indagini, coordinate dalla Procura di Perugia, si concentrano ora sul capire cosa sia accaduto nei giorni precedenti alla tragedia, senza voler però attribuire colpe ai genitori, già devastati dall'accaduto. La famiglia, molto conosciuta e stimata nel quartiere, è stata subito circondata dall’affetto della comunità, che si interroga sul perché di un gesto così estremo. Nonostante il dolore profondo, gli inquirenti hanno deciso di non eseguire l’autopsia, e i funerali della giovane sono previsti nelle prossime ore.