Concetti Chiave
- Le rocce, studiate dalla petrografia, includono vari tipi come le eruttive, sedimentarie e metamorfiche.
- Il granito è una roccia eruttiva, caratterizzata da una struttura cristallina formata da quarzo, ortoclasio e mica biotite.
- Le rocce sedimentarie come il calcare derivano dal deposito di frammenti rocciosi e materiali organici, spesso stratificati.
- Le rocce metamorfiche, come l'ardesia, sono rocce modificate da alte temperature e pressioni, che cambiano la loro struttura originale.
- I minerali, come quarzo e calcite, sono le sostanze chimiche naturali che compongono le rocce.
Le rocce e i minerali
Le pietre che vedi in montagna, in collina, sul greto dei fiumi, o che formano i marciapiedi , i gradini delle scale, le pavimentazioni delle strade di città, si chiamano più esattamente rocce. La scienza che studia le pietre o rocce è la petrografia.
-il granito è una roccia eruttiva o vulcanica o magmatica, originaria cioè dalla solidificazione, per raffreddamento, di materiali incandescenti fusi, che provengono dall'interno del globo e che sono denominati magmi. Le rocce eruttive presentano una struttura cristallina, ben evidente nel granito che è una mescolanza di cristalli di quarzo, di ortoclasio e di mica biotite. Buona parte delle Alpi è costituita da rocce eruttive.
-il calcare è una roccia sedimentaria, cioè originata dal deposito di frammenti rocciosi o di materiali vari. Le rocce sedimentarie presentano una caratteristica disposizione a strati. Possiamo pensare che con il passare dei millenni, le rocce più antiche, cioè quelle eruttive, si siano disgregate per l'azione dell'aria, dell'acqua e degli organismi viventi e abbiano dato origine ad abbondanti frammenti che vennero trasportati dai fiumi e che poi si depositarono sotto forma di limo sul fondo del mare. Tali frammenti lentamente formarono strati di considerevole spessore, in cui talvolta restarono imprigionate spoglie di animali e di vegetali. Proprio dal consolidamento dei depositi marini o fluviali, o dai resti di organismi animali e vegetali, ebbero origina le rocce sedimentarie. In seguito, il fondo del mare qua e là si sollevò ed emersero colline e perfino montagne costituite da rocce sedimentarie calcaree.
-l'ardesia è invece una roccia metamorfica, ossia una roccia profondamente modificata nella sua struttura. Occorre sapere che non tutte le rocce eruttive o sedimentarie si sono conservate nello stato primitivo. Una buona parte di esse andarono soggette a temperature così elevate e a pressioni talmente forti, che acquistarono una particolare stratificazione e aspetti ben diversi da quelli originali. E queste rocce profondamente modificate si chiamano rocce metamorfiche. Così, per esempio, il granito subìtali trasformazioni, diede luogo a una roccia avente ancora la medesima composizione chimica, ma di aspetto diverso, denominata gneiss. E il calcare, che come quello di Carrara, subì la suddetta metamorfosi, acquistò una struttura cristallina e divenne marmo saccaroide.
Le sostanze che compongono le rocce si chiamano minerali; per esempio il quarzo, l'ortoclasio, e la mica sono dei minerali. Altri minerali, di cui probabilmente hai già sentito parlare, sono: magnetite, ematite, pirite, galena, blenda, cinabro, salgemma, gesso, calcite. I minerali sono perciò delle sostanze chimiche che si trovano in natura.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza principale tra rocce eruttive, sedimentarie e metamorfiche?
- Come si formano le rocce sedimentarie?
- Che cosa sono i minerali e come si relazionano alle rocce?
- In che modo il granito può trasformarsi in un'altra roccia?
Le rocce eruttive si formano dalla solidificazione di magmi, le sedimentarie dal deposito di frammenti rocciosi, e le metamorfiche da trasformazioni strutturali di rocce preesistenti.
Le rocce sedimentarie si formano dal deposito di frammenti rocciosi trasportati dai fiumi e depositati sul fondo del mare, consolidandosi nel tempo.
I minerali sono sostanze chimiche naturali che compongono le rocce, come il quarzo, l'ortoclasio e la mica.
Il granito può subire metamorfosi, trasformandosi in gneiss, mantenendo la stessa composizione chimica ma con un aspetto diverso.