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Concetti Chiave

  • La somma di vettori può essere eseguita mediante operazioni geometriche, come dimostrato da un esperimento pratico con cordicelle e una colonna.
  • Quando due forze uguali agiscono in versi opposti, la risultante è zero, mantenendo il corpo in equilibrio.
  • La risultante di forze con la stessa retta d’azione e verso è una nuova forza con intensità pari alla somma delle intensità originali.
  • Se due forze hanno rette d’azione che si incontrano in un punto, la risultante è rappresentata dalla diagonale del parallelogramma formato dalle forze.
  • Nei corpi rigidi, le forze possono essere applicate a punti diversi lungo la stessa retta d'azione senza influenzare il risultato.
Risultante di due o più forze
Mediante operazioni geometriche è possibile eseguire la somma di due o più vettori. Questo può essere dimostrato con un semplice esperimento.
Legando due cordicelle a una colonna di legno o di pietra e poi, facendosi aiutare da qualcuno, occorre trascinare l’oggetto. Nel caso in cui si sposti l’oggetto contemporaneamente in due versi opposti, l’oggetto non si muove, perché la somma di due forze uguali, di verso opposto, dà come risultato zero.
Nei casi in cui le diverse forze siano differenti tra di esse il movimento risulta come la risultante dei vettori delle forze.
Le forze sono dei vettori e la loro somma non dipende soltanto dall’intensità, ma anche dalla direzione e dal verso. Il risultato dell’operazione viene pertanto chiamato risultante anziché somma. In pratica la risultante di due o più forze (componenti) è quella forza che produce sul corpo lo stesso effetto delle componenti.
Si può quindi concludere:
La risultante di due forze aventi la stessa retta d’azione e la stessa intensità, ma versi opposti, è nulla, cioè il corpo è in equilibrio.
La risultante di due forze aventi la stessa retta d’azione e lo stesso verso, è una forza che ha la stessa direzione, lo stesso verso e, per intensità, la somma delle intensità.
La risultante di due forze aventi rette d’azione che si incontrano in un punto, è rappresentata dalla diagonale del parallelogrammo che ha per lati le forze stesse.
N.B. Nel caso di un corpo rigido, le forze si possono applicare indifferentemente a punti diversi, purché agiscano lungo la retta d’azione.

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