Concetti Chiave
- Il principio di Archimede afferma che un corpo immerso in un liquido riceve una spinta verso l'alto pari al peso del volume del liquido spostato.
- Un corpo galleggia se il suo peso specifico è inferiore a quello del liquido in cui è immerso, altrimenti affonda.
- L'esperimento del diavoletto di Cartesio dimostra come la variazione di peso di un corpo influisce sulla sua capacità di affondare o galleggiare.
- Il principio di Archimede si applica anche ai gas, come dimostrano i palloni-sonda e i dirigibili che si sollevano nell'aria grazie a gas più leggeri.
- Il peso specifico dell'acqua facilita il calcolo del volume del liquido spostato, essenziale per applicare il principio di Archimede.
Poiché il peso specifico dell’acqua è 1 g/cm3, il volume dell’acqua spostata in cm3 coincide numericamente con il peso in grammi. Si può quindi affermare che ogni corpo immerso in un liquido riceve una spinta dal basso verso l’alto pari al peso del volume del liquido spostato. Questo è il principio di Archimede, celebre scienziato di Siracusa (287-212 a.C.).
Il principio di Archimede vale per tutti i corpi, anche per quelli che non galleggiano nel fluido; essi, infatti, diventano più leggeri, in quanto sono sempre soggetti alla spinta dal basso.
Per il principio di Archimede, ogni corpo che ha peso specifico superiore al liquido in cui è immerso, affonda; in caso contrario, galleggia. Così, per esempio, la nave, il sommergibile, ecc., galleggiano o affondano a seconda che il loro peso è minore o maggiore del peso dell’acqua spostata.
Con un semplice esperimento si può dimostrare che, variando il peso di un corpo, lo si fa discendere, rimanere sospeso o risalire nei liquidi:
Prendi una bottiglietta di vetro, riempila d’acqua, introduci un contagocce capovolto; copri quindi con una membrana elastica, per esempio un pezzo di gomma, e legalo con dello spago.
Osserva che se premi fortemente sulla membrana di gomma, l’acqua entra nel contagocce (comprimendo l’aria interna) e il contagocce, divenuto più pesante, affonda. Se invece diminuisci la pressione sulla membrana, l’aria compressa nel contagocce scaccia l'acqua che vi era entrata e il contagocce, divenuto più leggero, sale a galla. È questo il noto esperimento dello ludione o del diavoletto di Cartesio, che spiega anche come funziona la vescica natatoria dei pesci.
N.B. Il principio di Archimede è valido anche per i corpi immersi nei gas, in particolare nell’aria. Il peso specifico di quest’ultima è molto piccolo rispetto a quello dei liquidi e la spinta di Archimede che ne deriva è quindi assai minore. Tuttavia i palloni-sonda, i dirigibili, gli stessi palloncini colorati lasciati liberi, si innalzano nell’atmosfera perché sono gonfiati con elio o con idrogeno, gas più leggeri dell’aria; così il peso dell’aria spostata supera il loro peso.
Domande da interrogazione
- Che cosa osserviamo quando un pezzo di legno viene immerso in acqua?
- Come si applica il principio di Archimede ai corpi che non galleggiano?
- Qual è l'esperimento del diavoletto di Cartesio e cosa dimostra?
- Come si applica il principio di Archimede ai gas?
Osserviamo che il legno galleggia, con una parte immersa che sposta l'acqua, permettendo di misurare il volume del liquido spostato.
Anche i corpi che non galleggiano ricevono una spinta verso l'alto pari al peso del volume del liquido spostato, rendendoli più leggeri.
L'esperimento consiste nel variare la pressione su una membrana elastica per far affondare o risalire un contagocce in un liquido, dimostrando il principio di Archimede.
Nei gas, come l'aria, la spinta di Archimede è minore, ma permette a oggetti gonfiati con gas leggeri come elio o idrogeno di innalzarsi, poiché il peso dell'aria spostata supera il loro peso.