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Concetti Chiave

  • Le leggi di Keplero descrivono il moto dei pianeti, affermando che essi orbitano intorno al Sole seguendo traiettorie ellittiche.
  • Secondo la seconda legge di Keplero, i pianeti si muovono a velocità variabile, percorrendo aree uguali in tempi uguali lungo la loro orbita.
  • La terza legge di Keplero stabilisce una relazione tra il periodo di rivoluzione di un pianeta e la sua distanza media dal Sole.
  • Il movimento di rotazione terrestre è responsabile dell'alternanza tra giorno e notte e influisce sul moto libero dei corpi sulla Terra.
  • La legge di gravitazione universale di Newton afferma che la forza di attrazione tra corpi è proporzionale al prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza.

Indice

  1. Le leggi di Keplero
  2. Le conseguenze del movimento di rotazione
  3. La legge di Newton o di gravitazione universale

Le leggi di Keplero

Le leggi di Keplero sono tre leggi che regolano tutti i movimenti di tutti i pianeti, sono state formulate da Johannes von Kepler.

- La prima legge: questa legge dice che tutti i pianeti percorrono, intorno al Sole, un'orbita di forma ellittica quasi complanare.
- La seconda legge: questa legge dice che il raggio vettore (cioè la congiungente del centro del Sole con il centro del pianeta) percorre aree uguali in tempi uguali. Questo ha come conseguenza che il pianeta non percorre l'orbita alla stessa velocità intorno al Sole.
- La terza legge: questa legge dice che il tempo di rivoluzione al quadrato è direttamente proporzionale alla distanza media, elevata al cubo, del pianeta con il Sole. (Nota bene: il tempo di rivoluzione è quello impiegato dal pianeta a compiere l'orbita ellittica).

Le conseguenze del movimento di rotazione

Le conseguenze del movimento di rotazione sono:
- l'alternanza del giorno e della notte;
- lo spostamento dei corpi in moto libero sulla superficie terrestre.
Le ore di luce non sono sempre uguali nell'arco di un anno, questo dipende dall'inclinazione dei raggi solari.

La legge di Newton o di gravitazione universale

Tutti i corpi celesti si attraggono o si respingono con una forza che è direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza. Dipende da una costante di gravitazione universale che viene indicata con G ed ha la dimensione di una forza unitaria posta alla distanza unitaria.
La formula di questa forza è F=G (prodotto delle due masse diviso il quadrato della loro distanza.

Domande e risposte