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Concetti Chiave

  • La famiglia multiproblematica è caratterizzata da una varietà di tipi e condizioni che richiedono supporti differenziati per affrontare le difficoltà relazionali e organizzative.
  • Le famiglie possono trovarsi in condizioni particolari che aggravano le difficoltà quotidiane, come l'eccessiva idealizzazione del partner o la mancanza di ruoli definiti.
  • Le famiglie marginali affrontano problematiche legate a povertà, disoccupazione, mobilità sociale e devianza, che compromettono le relazioni familiari.
  • Fragilità relazionali possono manifestarsi nelle famiglie sotto forma di conflitti, disgregazione, incoerenza nei ruoli e relazioni di potere squilibrate.
  • Gli interventi di supporto includono assistenza economica, domiciliare e gruppi educativi per affrontare le carenze educative e sostenere la genitorialità.

Indice

  1. La complessità della famiglia moderna
  2. Tipologie di famiglie e sfide
  3. Sfide e marginalità sociali
  4. Tipologie di famiglie problematiche
  5. Necessità di sostegno familiare
  6. Resistenza all'aiuto esterno
  7. Interventi per famiglie multiproblematiche

La complessità della famiglia moderna

Di fronte alla devianza giovanile si tira in ballo la mancanza della famiglia. La famiglia ha avuto sempre, per la sua natura fragile e a causa delle oggettive difficoltà relazionali, bisogno di un particolare sostegno, anche se va precisato che protezione non deve significare deresponsabilizzazione o passivizzazione. Nella realtà di oggi non esiste “una famiglia” ma una varietà di “tipi di famiglia” che presentano problemi diversi. La stessa “famiglia tipo” costituita da due coniugi e da uno o più figli, a seconda delle fasi della vita, si presenta con diverse tipologie di organizzazione e di problemi, per cui è necessario un sostegno differenziato.

Tipologie di famiglie e sfide

La famiglia può essere:

• Formata dalla sola coppia;

• Con bambini piccoli;

• Con adolescenti alla ricerca di identità e autonomia;

• Con figli adulti maggiorenni che continuano a permanere in famiglia;

• Formata dalla sola coppia, dopo che i figli hanno costituito nuclei autonomi;

• Costituita da una coppia non più giovane, ma con qualche grande vecchio bisognoso di cure e assistenza;

• Prematura, perché i due coniugi sono troppo giovani;

• Adottiva, in presenza di un figlio di razza diversa;

• Costituita da un membro handicappato o malato;

• Costituita da coniugi che appartengono a culture e religioni diverse;

• Costituita da un bambino adottato o in affido;

• Monoparentale (un solo genitore con i figli), nella maggioranza dei casi composta dalla madre con i figli, l’altro genitore è di solito poco presente, quasi sparito del tutto e in certi casi disturbante;

• Ricostituita, la coppia convive con i figli nati da precedenti esperienze matrimoniali concluse, ai quali vanno ad aggiungersi in alcuni casi i figli della nuova coppia.

La vita famigliare non è sempre facile e alcune condizioni particolari in cui la famiglia si può trovare possono aggravare le normali difficolta della vita quotidiana. Alcune di queste condizioni sono che:

• Il matrimonio attualmente si radica su una libera scelta. Tale aspetto è positivo ma può portare ad una eccessiva idealizzazione dell’altro e a nutrire nei suoi confronti aspettative talvolta irreali. Se non si accetta l’altro come essere umano con le sue imperfezioni e i suoi problemi la frustrazione per non aver avuto ciò che si cercava può frantumare l’unita del nucleo;

• La coppia coniugale è sempre più sola nella costruzione della sua esperienza famigliare. Questo da un lato permette di mettere alla prova le proprie capacità costruttive e di costruire un intimità essenziale e dall’altro se le persone non sono sufficientemente mature di far aumentare le insicurezze;

• Nella famiglia di oggi non vi sono ruoli separati, rigidi, predeterminati, come nel passato. I ruoli sfumabili e intercambiabili portano la donna e l’uomo a dover ridefinire la loro posizione all’interno della famiglia

Sfide e marginalità sociali

Quando sussiste una realtà di marginalità sociale le relazione familiari risultano compromesse. Si può far riferimento:

• Alla marginalità da povertà che può manifestarsi con un rilevante divario tra le condizioni di vita e quelle godute dalla maggioranza dei cittadini;

• Alla marginalità per disoccupazione che è connessa non solo alle questioni di carattere economico ma anche a fattori psicologici perché può scatenare sensi di colpa o la mancanza di autostima;

• Alla marginalità da mobilità sociale dovuta a cambiamenti territoriali ed ambientali per motivi di lavorativi o di altra natura;

• Alla marginalità da devianza quando un componente del nucleo entra nel circuito della criminalità, della droga e dell’alcolismo.

Tipologie di famiglie problematiche

Le relazioni familiari possono essere gravemente compromesse quando la famiglia si presenta fragile sul piano delle relazioni e dei valori. Si segnalano le seguenti tipologie:

• La famiglia conflittuale, un nucleo in cui i coniugi non sono in grado di stabilire quell’equilibrio fondato sul rispetto a causa dei continui disaccordi, contrasti, divergenze e tensioni;

• La famiglia disgregata, quel nucleo che arriva alla propria dissoluzione a causa dell’incapacità e della rivalità reciproca;

• La famiglia nevrotica, che costringe un suo componente ad ammalarsi, cioè a svolgere un ruolo di vittima;

• La famiglia centripeta, cioè chiusa in se stessa e che rifiuta ogni esperienza sociale;

• La famiglia centrifuga, che si rivolge prevalentemente all’esterno alla ricerca continua di nuove emozioni, non soffermandosi a riflettere ed approfondire le problematiche e gli equilibri interni;

• La famiglia ricattante, in cui qualche componente si trova a soddisfare i desideri, le aspettative, la volontà di qualche altro membro;

• La famiglia disorientante, si basa su un andamento incoerente per cui i segnali che i due partener si inviano, e che soprattutto inviano ai loro figli, sono costantemente contradditori;

• La famiglia perfezionista, che valuta il comportamento dei componenti in base ai risultati ottenuti e non in relazione al processo di crescita ed allo sforzo evidenziato;

• La famiglia arrivista, in cui la vita è totalmente orientata al mantenimento e al miglioramento status socio culturale raggiunto;

• La famiglia violenta, in cui la debolezza psicologica di solito di uno o di entrambi i coniugi si esprime in forme sconvolgenti. Si scarica sulla prova o sul coniuge più debole il proprio stato di disagio.

Necessità di sostegno familiare

• La famiglia ha bisogno di aiuto e di sostegno al momento della costituzione del nucleo perché è un’esperienza umana impegnativa ed anche perché le difficoltà sociali rendono fragile il nucleo ed è necessario essere consapevoli dei problemi connessi alla vita di coppia;

• La famiglia ha bisogno di aiuto e di sostegno per realizzare un adeguato rapporto di coppia ed anche per istaurare un soddisfacente rapporto genitori-figli;

• Un particolare sostegno va indirizzato anche alla famiglia alla quale appartiene un soggetto con particolari problemi. Il sostegno che si deve a tali famiglie non va solo nella direzione di evitare un allontanamento del soggetto con problemi, ma è volto ad aiutare gli altri membri della famiglia a vivere in modo più sereno le difficoltà;

• Un’importante sostegno va rivolto a quei nuclei nei quali si evidenzia il problema della violenza in famiglia nei confronti dei minori e delle donne;

• La famiglia che si rende disponibile ad accogliere un bambino biologicamente non suo, ha bisogno di un particolare sostegno. Se il bambino non è molto piccolo si deve aiutare i genitori a non annullare, anche se in buona fede, il precedente vissuto del figlio adottivo, a considerare le sue esperienze, la sua realtà per evitare che si eserciti un opera di cancellazione della vita passata e di riprogrammazione;

• Un lavoro di sostegno, poi, nel caso dell’affidamento è basilare. La famiglia affidataria deve attivarsi in un lavoro di educazione e di recupero mantenendo sempre una giusta distanza per il minore e, nel contempo, ricostruendo significativi rapporti con la famiglia di origine;

• La famiglia che si ricostruisce dopo esperienze familiari precedenti più o meno negative, ha bisogno di sostegno. Le relazioni tra i figli provenienti da contesti familiari diversi e i figli nati dal nuovo nucleo familiare non sono sempre facili.

Resistenza all'aiuto esterno

Non sempre la famiglia è disposta a chiedere aiuto per avviare a soluzione i suoi problemi perché:

• Si illude di poter risolvere da sola i suoi problemi;

• Si preoccupa di salvaguardare l’intimità e la privatezza;

• Si è convinti che la famiglia deve trovare in sé la forza di superare le difficoltà ed i problemi;

• Si ha una certa sfiducia nei servizi;

• Si è convinti che le difficoltà siano dovute all’altro genitore, coniuge o figlio.

Questo porta la famiglia non solo a non chiedere aiuto ma anche a rifiutarlo quando le viene offerto.

Interventi per famiglie multiproblematiche

La famiglia multiproblematica spesso copre con la richiesta economica, la presenza di altri bisogni. È necessario infatti che l’intervento economico entri a far parte del progetto più complessivo a favore della famiglia. Per fare questo intervento vanno valutate le possibili situazioni in cui si trova la famiglia multiproblematica. La famiglia può chiedere un sussidio economico:

• Per difficoltà oggettive che sono situazioni indipendenti dalla volontà di cambiamento dei membri della famiglia;

• Per una situazione di disoccupazione e che quindi ha un margine di cambiamento;

• Per una cattiva amministrazione del proprio reddito e in questo caso bisogna fare in modo che la famiglia modifichi le proprie capacità di gestione.

Viene introdotto nell’ambiente familiare un operatore, il quale si inserisce nelle dinamiche familiari e può sollecitare processi di cambiamento dall’interno. Il suo ruolo è quello di affiancare i genitori nell’accudimento dei figli, sostenere i ruoli genitoriali, ecc.

I minori provenienti da famiglie carenti sul piano educativo vengono inseriti in gruppi educativi diurni. Questi hanno l’obiettivo di offrire risposte alternative ad un ambiente familiare non particolarmente ricco di stimoli e di prevenire situazioni di disagio e di devianza

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le diverse tipologie di famiglia menzionate nel testo?
  2. Il testo elenca varie tipologie di famiglia, tra cui famiglie formate dalla sola coppia, con bambini piccoli, con adolescenti, monoparentali, adottive, ricostituite, e altre con specifiche condizioni come la presenza di membri handicappati o di culture diverse.

  3. Quali sono le condizioni particolari che possono aggravare le difficoltà familiari?
  4. Alcune condizioni particolari includono la libera scelta nel matrimonio che può portare a idealizzazioni eccessive, la solitudine della coppia nella costruzione dell'esperienza familiare, e la mancanza di ruoli rigidi che richiede una ridefinizione delle posizioni all'interno della famiglia.

  5. Quali sono le tipologie di famiglie con fragilità relazionali?
  6. Le famiglie con fragilità relazionali possono essere conflittuali, disgregate, nevrotiche, centripete, centrifughe, ricattanti, disorientanti, perfezioniste, arriviste, e violente.

  7. Quali sono i bisogni di sostegno per le famiglie?
  8. Le famiglie necessitano di sostegno nella costituzione del nucleo, per instaurare rapporti soddisfacenti tra genitori e figli, per affrontare la violenza domestica, e per gestire l'adozione o l'affidamento di bambini.

  9. Perché le famiglie possono resistere all'aiuto?
  10. Le famiglie possono resistere all'aiuto perché credono di poter risolvere i problemi da sole, vogliono salvaguardare l'intimità, hanno sfiducia nei servizi, o attribuiscono le difficoltà ad altri membri della famiglia.

Domande e risposte

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