
Normalmente, quando si parla di esami in ambito scolastico, si pensa immediatamente a quelli relativi alla Maturità e spesso ci si dimentica, invece, di tutti quegli studenti che stanno affrontando in questi giorni o dovranno affrontare a breve le Prove Invalsi. Nelle scuole superiori, infatti, i ragazzi delle seconde sono chiamati a dimostrare le proprie conoscenze in questo test a livello nazionale che, sicuramente, li preoccupa molto. Per cercare di esorcizzare le loro preoccupazioni Skuola.net analizza e commenta le prove dello scorso anno, dalla parte di Italiano a quella di Matematica, a dimostrazione che, alla fine, non si tratta poi di uno scoglio così difficile da superare.
GRADI DI DIFFICOLTA’ – Come ha spiegato il responsabile scientifico dell’Istituto Invalsi Roberto Ricci in un’intervista rilasciata proprio a Skuola.net, le prove, sia quella di Italiano che quella di Matematica, sono suddivise per gradi di difficoltà, semplici, medie e complesse. Come capire, allora, quali sono queste domande? “Individuare le più facili”, spiega Ricci, “è semplice. Si tratta di quesiti base a cui la maggioranza degli studenti dovrebbe saper rispondere senza pensarci troppo”. E, per arrivare al massimo dei voti, non è necessario rispondere in modo corretto a tutti i quesiti. Skuola.net ha scovato, quindi, le domande più semplici del 2013.
LA PROVA DI ITALIANO - La prova d’Italiano per quanto riguarda il 2013 si componeva di due parti. Una prima, di comprensione del testo, con domande relative a quattro brani di media lunghezza e di facile comprensione. La seconda parte, sulla grammatica, non era poi così complessa come si potrebbe immaginare. Tra i quesiti proposti, ad esempio, si poteva trovare: “Indica, tra le quattro frasi che seguono, quella in cui compare un predicato nominale”. Non sarà stato difficile, per gli studenti, trovare la risposta giusta tra le quattro alternative. “Nella frase ‘Carlo se l’è proprio presa con me; infatti da ieri, quando m’incontra, non mi saluta più’ il connettivo infatti serve a: contraddire quanto detto prima; circoscrivere quanto detto prima; spiegare quanto detto prima; escludere quanto detto prima”. Sembra una domanda così difficile? Ancora, gli studenti del 2013 hanno dovuto rispondere a quanto segue: “Le seguenti frasi sono state scritte eliminando gli spazi fra le parole, gli accenti e gli apostrofi. Riscrivile separando le parole e introducendo gli accenti e gli apostrofi dove sono necessari: Nonselelasciatascappare,percheeraunoccasioneunica; Ceneunpoancheperme?Ocesoloperte?”.
LA PROVA DI MATEMATICA – Discorso più o meno simile può essere fatto per quanto riguarda la prova di Matematica dello scorso 2013. Tra i quesiti proposti dall’Istituto Invalsi, infatti, il primo in assoluto chiedeva “Gli automobilisti che precedono l’autoambulanza vedono riflessa nello specchietto retrovisore la scritta AMBULANZA. Se la parola, invece, fosse scritta normalmente, in quale modo la vedrebbero riflessa?”. Alcune domande di difficoltà leggermente più alta prevedevano una corretta lettura di alcuni grafici o lo svolgimento di funzioni, richieste comunque in linea con il grado di preparazione degli studenti di seconda superiore. Tra i problemi, uno su tutti: “L’ISTAT, nelle “Previsioni della popolazione italiana per l’Anno 2020”, prevede che in quell’anno i quindicenni italiani saranno circa 592 000, cioè lo 0,95% della popolazione italiana del 2020. Calcola qual è, secondo l’ISTAT, il numero stimato di italiani nel 2020. Esprimi il risultato con un numero intero”. Un ultimo esempio, a chiarire la fattibilità dell’elaborato? Rispondere vero o falso a quattro brevissime e semplicissime affermazioni sui numeri multipli.
Francesca Fortini