Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il romanzo "Le confessioni di un italiano" di Ippolito Nievo è un'opera incompiuta e atipica nel panorama del romanzo storico dell'Ottocento.
  • Carlo Altoviti, il narratore ottantenne, racconta la sua vita dalla fanciullezza, offrendo una rara prospettiva infantile per l'epoca.
  • Il romanzo combina elementi di memoria, formazione, avventura e amore, intrecciando la crescita personale del protagonista con eventi storici cruciali.
  • L'opera esplora temi di uguaglianza tra uomo e donna attraverso la figura della Pisana, contrapponendo tradizione e nuove idee di indipendenza femminile.
  • Critici considerano l'opera un romanzo realista, sebbene si distacchi dalle tecniche di autori contemporanei come Stendhal, Balzac e Flaubert.

Indice

  1. La vita di Ippolito Nievo
  2. Le Confessioni di un italiano
  3. Carlo Altoviti e la memoria
  4. Temi e innovazioni del romanzo

La vita di Ippolito Nievo

Ippolito Nievo nasce a Padova nel 1831 e muore in un naufragio, alla sola età di trenta anni. Ancora molto giovane, partecipa ai moti risorgimentali del 1848 e qualche anno dopo inizierà a frequentare gli ambienti patriottici milanesi. Laureatosi in legge, durante la seconda guerra d’indipendenza si arruola come volontario nei Cacciatori delle Alpi di Garibaldi e dopo la delusione del Trattato di Villafranca, partecipa alla spedizione garibaldina dei Mille.

La sua produzione letteraria e giornalistica è molto ampia, ma il suo nome è legato soprattutto al Le Confessioni di un italiano.

Le Confessioni di un italiano

Il romanzo è del 1858-1859, cioè degli stessi anni in cui G. Flaubert pubblicava Madame Bovary ed è un’opera incompiuta con tutte le imperfezioni che ciò può comportare. Nel panorama del romanzo storico della metà Ottocento, Le confessioni di un italiano costituiscono un’eccezione. Si tratta di un romanzo della memoria e di formazione perché il protagonista principale, attraverso tutte le età della vita, raggiunge la maturazione che lo porta alla saggezza della vecchiaia, ma è anche un romanzo storico, un romanzo di avventura (senza per altro colpi di scena) e un romanzo d’amore.

Carlo Altoviti e la memoria

Il narratore, Carlo Altoviti, ormai ottantenne, racconta in modo retrospettivo la sua vita, partendo dall’infanzia. Già quest’aspetto costituisce una particolarità perché è uno dei pochi romanzi del tempo in cui viene dato spazio al mondo infantile e al suo modo di percepire e di comprendere la realtà. La rievocazione di tale periodo della vita e dei luoghi in cui essa è trascorsa, è commossa e chiara. A questo proposito, è molto significativa la pagina iniziale in cui Carlino scopre il mare; la realtà è filtrata attraverso gli occhi del ragazzo che la deforma e la interpreta a modo suo. Tuttavia, non esiste soltanto il punto di vista del protagonista, bensì anche quello dell’io narrante il quale emerge continuamente.

Temi e innovazioni del romanzo

Le direttrici principali del romanzo sono due: quella affettiva e quella storica. Fin dalla giovinezza, il protagonista si lega sentimentalmente alla figlia del conte di Fratta e quindi sua cugina, detta la Pisana. La donna costituisce una delle figure femminili più affascinante della letteratura in cui occupa un posto di notevole importanza per il suo spirito di anticonformismo e per la sua ricerca di indipendenza. In tal senso occorre ricordare che essa incarna il contrasto fra la tradizione che vedeva la donna soltanto nel ruolo di moglie e di madre e le nuove richieste dell’epoca di uguaglianza uomo/donna. Fra i due esistono degli alti e bassi, ma la ragazza è sempre pronta a d intervenire per soccorrere Carlo. L’altra direttrice del romanzo si snoda lungo gli avvenimento storici del periodo che fa da sfondo all’opera. Si tratta degli avvenimenti politici dell’età napoleonica e del primo Risorgimento, caratterizzati da cospirazione, azione, prigionia, condanna a morte ed esilio. I critici hanno anche definito l’opera come romanzo realista perché viene inserita nella compagine del romanzo la storia e la società contemporanea, pur distanziandosi dalle tecniche di Stendhal, di Balzac o di Flaubert. L’aspetto più innovativo non è il distacco del narratore esterno onnisciente e nemmeno l’impersonalità del narratore. Lo scrittore partecipa agli eventi ora in modo distaccato, ora con modalità più soggettive. In questo senso, soprattutto per il tema della memoria e per la dialettica fra il Carlo Altoviti narratore, ormai molto anziano e il Carlo Altoviti in qualità di personaggio rappresentato nelle varie epoche, Le Confessioni di un italiano costituiscono un romanzo atipico nel panorama narrativo dell’epoca, perché si tratta della ricerca di un tempo perduto, anche se di stampo ancora realistico.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono gli eventi principali della vita di Ippolito Nievo?
  2. Ippolito Nievo nasce a Padova nel 1831, partecipa ai moti risorgimentali del 1848, si arruola nei Cacciatori delle Alpi di Garibaldi e partecipa alla spedizione dei Mille, morendo in un naufragio a trent'anni.

  3. Qual è la particolarità del romanzo "Le Confessioni di un italiano"?
  4. "Le Confessioni di un italiano" è un romanzo della memoria e di formazione, storico, d'avventura e d'amore, con un protagonista che matura attraverso le età della vita, scritto in modo retrospettivo da Carlo Altoviti.

  5. Come viene rappresentata la memoria nel romanzo?
  6. La memoria è rappresentata attraverso il narratore Carlo Altoviti, che racconta la sua vita dall'infanzia, offrendo una visione commossa e chiara del passato, con un continuo emergere del punto di vista dell'io narrante.

  7. Quali sono le direttrici principali del romanzo?
  8. Le direttrici principali sono quella affettiva, con il legame sentimentale tra Carlo e la Pisana, e quella storica, che segue gli avvenimenti politici dell'età napoleonica e del primo Risorgimento.

  9. In che modo il romanzo si distacca dalle tecniche narrative di altri autori dell'epoca?
  10. Il romanzo si distacca per l'assenza di un narratore esterno onnisciente e per la partecipazione soggettiva dello scrittore agli eventi, creando una dialettica tra il narratore anziano e il personaggio giovane.

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