Studiare olandese a Milano
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studiare olandese

È una lingua che apre tantissime porte, eppure in pochi ne hanno consapevolezza. Leggendo questo articolo avrai una marcia in più rispetto a tutti quelli che ancora non lo sanno: l’olandese e la sua variante parlata nelle Fiandre, il fiammingo - per i quali si può usare il termine generale “nederlandese” - garantisce occasioni di lavoro davvero sorprendenti.

Sono moltissime, infatti, le imprese importanti di casa nei Paesi Bassi e altrettanto numerosi gli scambi, sia commerciali che culturali, tra l’Italia e le nazioni che usano la lingua orange.

 

Per un neolaureato, insomma, parlare bene l’olandese può tradursi in un vantaggio competitivo senza pari. Lo sa bene la Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli, con sede a Milano, che all’interno del suo corso di laurea triennale in Mediazione Linguistica offre la possibilità di approfondire questo idioma.

Non è un segreto che, in un mondo ogni giorno più connesso e globalizzato, lo studio delle lingue straniere si rivela sempre un ottimo investimento per il proprio futuro. E questo non vale soltanto per l’inglese, ma per tutte quelle lingue che velocemente stanno prendendo piede nel circuito internazionale, creando tantissime opportunità lavorative. Lingua ufficiale - insieme al francese - di Bruxelles, capitale politica dell’Unione europea, l’olandese rientra sicuramente tra queste. E a pieno titolo.

In questo articolo scoprirai:

Scegliere l’olandese: un investimento per il futuro

Ma perché scegliere proprio l’olandese? Le ragioni sono molteplici, tutte valide e allettanti. Nei più disparati ambiti i colossi multinazionali olandesi affollano il mercato globale: da Philips a Randstad, da ING a KLM, Shell, Akzonobel, Heineken, Unilever ASML e DAF. 

Ma la lista è ancora lunga: a questi vanno ad aggiungersi altre realtà crescenti nel settore agroalimentare, come la belga InBev, maggiore produttore mondiale di birra, delle biotecnologie, della farmaceutica, come Jansen e UBC, entrambe con sede in Belgio, e della green economy

E l’Italia in questo gioca un ruolo fondamentale, dati i fiorenti rapporti commerciali che ci legano tanto ai Paesi Bassi quanto alle Fiandre, due attori strategici per l’intera economia europea. Basti pensare alle circa 180 aziende olandesi o alle 50 fiamminghe sparse sul territorio italiano

Non deve ingannare l’aura di “lingua minore” che circonda la lingua olandese, visto che è proprio la sua scarsa popolarità a offrire una corsia privilegiata agli studenti: i laureati specializzati in olandese vanno letteralmente a ruba nel mercato del lavoro, proprio perché si inseriscono in una nicchia poco battuta, in cui c’è una grande domanda a cui non corrisponde un’offerta altrettanto alta di figure professionali. 

Anche perché, in realtà, l’olandese e il fiammingo sono lingue usate in diverse parti del mondo: oltre al Belgio fiammingo e ai Paesi Bassi, anche in zone dell’America meridionale.

Perché studiare l’olandese per lavorare? Qualche dato

Secondo una ricerca dell'ente intergovernativo belga-olandese 'Taalunie' (2017/18), il 9% dei laureati in olandese lavora nel settore del turismo in Italia, nei Paesi Bassi o nelle Fiandre, mentre ben il 44% ha trovato occupazione nel settore commerciale. 

Questo perché, con un elevato volume di import-export, l’Italia è uno dei principali partner economici dei Paesi Bassi e delle Fiandre. Ed è dimostrato che alle aziende, nel momento in cui è necessario stabilire relazioni commerciali a lungo termine, l’inglese non basta più: hanno bisogno di personale con competenze linguistiche specifiche. 

La necessità di mediatori linguistici è, quindi, concreta; allo stesso tempo però, nel mercato del lavoro italiano ci sono poche persone che conoscono l'olandese. Anche per questo il 37% degli ex-studenti ritiene che le conoscenze acquisite nel percorso di studi all’Altiero Spinelli abbiano un valore aggiunto strategico

Diventare mediatore linguistico: perché scegliere l’olandese per trovare lavoro articolo

Gli sbocchi lavorativi per chi conosce l’olandese e il fiammingo non si limitano però al commercio e del turismo. Anche la cultura olandese, infatti, ha trovato spazio nella società italiana. Spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, spettacoli musicali, mostre, collaborazioni tra istituzioni artistiche fiamminghe e italiane nelle Fiandre e in Italia: tutti questi “scambi” culturali portano opportunità di lavoro per chi parla la lingua.

Senza contare le traduzioni: la letteratura olandese e fiamminga tradotta ha conquistato una piccola ma solida posizione nel mercato librario italiano. In media, ogni anno vengono tradotte in italiano 30 opere di lingua olandese.

Come diventare mediatore linguistico per l’olandese

Visti gli oggettivi vantaggi di diventare un mediatore linguistico in grado di comunicare in olandese, resta da chiedersi come formarsi e costruire la propria professione.

La Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli è un’istituzione nel campo delle lingue. Fondata nel 1980, ha tradizionalmente due grandi punti di forza. Da una parte, un’attenzione particolare allo studente, anche grazie alle classi di dimensioni ridotte, che garantiscono un rapporto diretto tra professori e allievi. 

Dall’altra, una formazione altamente profilata in una prospettiva occupazionale, con docenti traduttori e interpreti professionisti che si interfacciano quotidianamente con il mondo del lavoro. E tutto questo senza rinunciare a una metodologia didattica orientata al confronto, alle tecnologie e alla pratica laboratoriale di gruppo. E poi corsi all’estero, esperienze Erasmus+, continui scambi con partner universitari di altri Paesi… 

A questo aggiungiamo un’elevata percentuale di occupati, ben al di sopra della media italiana nello stesso ambito di formazione. A distanza di un anno dalla laurea circa 8 studenti su 10 trovano un’occupazione coerente con il proprio percorso di studi. Una media decisamente superiore al dato generale dei corsi di Mediazione linguistica che, secondo le stime di Alma Laurea, si attesta al 65% circa. 

Diventare mediatore linguistico: perché scegliere l’olandese per trovare lavoro articolo

Ma quali sono, nel dettaglio, gli sbocchi professionali che attendono i mediatori linguistici? Tanti ed eterogenei i ruoli, così come i settori, che possono andare dalle relazioni internazionali, istituzionali e diplomatiche, agli uffici stampa in agenzie di comunicazione, dal marketing all’editoria, dalla televisione al cinema, al turismo, al design, all’arte e alla moda. In poche parole: ovunque si incontrano due lingue o due culture

L’Altiero Spinelli: una storia sempre al passo con i tempi

Attraverso il corso triennale di I livello in Mediazione Linguistica (equiparabile in tutto e per tutto a una laurea triennale), la Scuola Altiero Spinelli ha sempre cercato di interpretare il presente. Per questo, oggi, forma esperti linguistici capaci di inserirsi non solo nei settori più tipicamente aziendali e istituzionali, ma anche in quelli legati al mondo dell’arte e dello spettacolo. Due direzioni, queste, che corrispondono ai due percorsi di specializzazione che gli studenti possono intraprendere a partire dal secondo anno: 

  • Mediazione Linguistica per le Relazioni Internazionali e Diplomatiche

  • Mediazione Linguistica per lo Spettacolo e l’Audiovisivo

L’obiettivo, su entrambi i versanti, è quello di formare un abile professionista delle lingue in grado di fare da ponte di comunicazione tra due realtà che altrimenti non potrebbero dialogare. Si tratta quindi di una figura con solide basi culturali integrate con tecniche specifiche di mediazione linguistica, scritta e orale, da e verso la propria lingua madre e almeno due lingue straniere. 

Le lingue studiate durante il corso sono due: oltre all’inglese la seconda lingua può essere scelta tra nederlandese (cioè l’olandese), russo, francese, spagnolo, tedesco, cinese.

Scegliere l’olandese, quindi, non vuol dire rinunciare allo studio dell’inglese, sempre e comunque da affiancare durante tutto il percorso. Inoltre, viene anche data la possibilità di aggiungere una terza lingua attraverso i corsi opzionali attivati di anno in anno, come per esempio quello di arabo o di neogreco. 

Per iscriversi al corso triennale di I livello in Mediazione Linguistica è innanzitutto necessario superare un test di ingresso a risposta multipla. Diversamente però dalle altre lingue, tra cui l’inglese, per cui è richiesto un livello di ingresso B1, per l’olandese (e il russo) non è così. Per l’idioma di casa a Bruxelles non è previsto alcun livello minimo di conoscenza. 

Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli

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Data pubblicazione 14 Giugno 2024, Ore 17:30
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