Università, cosa sono e come funzionano gli esoneri

L'obiettivo di tutti quelli che intraprendono una carriera accademica consiste nel riuscire a conseguire la laurea nel più breve tempo possibile e con risultati soddisfacenti. Il percorso universitario, però, è lungo e tortuoso, intervallato da periodi di sessione impegnativi e stancanti in cui ci si può ritrovare a dover preparare più esami contemporaneamente.

Se anche tu ti stai addentrando nel mondo accademico, probabilmente sarai spaventato all’idea di dover affrontare le temute sessioni di cui hai sentito tanto parlare. Forse non sai, però, che in alcuni casi ci sono delle prove intermedie che, se superate con successo, possono contribuire ad alleggerire di molto il pesante carico di studio da sostenere in sessione. Se sei interessato a saperne di più su cosa sono e come devono essere svolti gli esoneri, continua a leggere questo articolo.

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Cosa sono gli esoneri

Gli esoneri universitari sono delle prove intermedie che servono a valutare gli studenti frequentanti su una porzione di programma. Una sorta di verifica che, in caso di valutazione positiva, potrà escludere gli argomenti oggetto della prova dall’esame vero e proprio, apportando notevoli vantaggi per gli studenti, che una volta in sessione potranno dedicare più tempo agli altri esami e magari velocizzare il proprio percorso. Generalmente gli esoneri si svolgono a metà del semestre in modo tale da suddividere in due il carico di lavoro previsto per un corso di studi.

Come sono strutturati gli esoneri

Se in passato gli esoneri erano considerati un fenomeno più unico che raro, oggi sono sempre più comuni perché ritenuti vantaggiosi sia per gli studenti che per i docenti stessi. In ogni caso, ogni professore può scegliere liberamente e in modo del tutto autonomo se agevolare gli studenti concedendo loro l’opportunità di suddividere la mole di studio o meno. Allo stesso modo è il docente a determinare le modalità di svolgimento della prova intermedia. Questa può essere quindi strutturata in forma scritta tramite domande aperte, domande a risposta chiusa, esercizi o progetti da consegnare.

Come vengono valutati gli esoneri

Anche in questo caso i criteri di valutazione vengono stabiliti dal docente, ma ciò che è importante sottolineare è che gli esoneri non sono soggetti a verbalizzazione. Questo vuol dire che, qualora dovessi ottenere una valutazione bassa nella prova intermedia, questa non inciderà in alcun modo sulla media dei tuoi voti universitari. Nel caso in cui non dovessi superare un esonero, infatti, la valutazione negativa verrà annullata e non avrà nessuna conseguenza tranne per il fatto che, durante la sessione, quando sarai chiamato a sostenere l’esame vero e proprio, dovrai dimostrare di essere preparato sull’intero programma d’esame. Nel caso di valutazione positiva, invece, a seconda delle decisioni prese dal docente, questa potrà far media con il voto finale o potrà essere la base di voto da cui partire all’esame vero e proprio.

È obbligatorio sostenere gli esoneri?

Le prove intermedie sono molto utili e permettono agli studenti di avvantaggiarsi con lo studio e velocizzare il periodo dedicato agli esami, alleggerendo il carico di lavoro richiesto. In ogni caso, gli esoneri non sono obbligatori e non limitano in alcun modo la possibilità di sostenere l’esame in sessione. I professori, però, spesso consentono di svolgere le prove intermedie solo agli studenti frequentanti, per questo se non vuoi farti sfuggire l’opportunità di farti esonerare rispetto ad una parte del programma d’esame, dovrai necessariamente dimostrare di aver seguito la maggior parte delle lezioni. In questi casi, anche se il tuo corso non avesse l’obbligo di frequenza, i professori potranno raccogliere le firme di tutti i presenti in aula durante le ore di spiegazione, in modo da attestare la frequenza di ogni studente. Qualora non dovessi raggiungere la soglia di ore di presenza necessaria, potresti non essere ammesso all’esonero e dovrai sostenere l’esame per intero nel periodo della sessione.