
Hai studiato, hai fatto l’esonero e pensavi di essere riuscito a consegnare un lavoro completo ma poi, una volta arrivati i risultati, hai scoperto di non aver preso il voto che ti aspettavi? Al di là della delusione, la domanda sorge spontanea: cosa succede quando l’esonero va male? In questo articolo ti spiegheremo tutto quello che c’è da sapere sugli esoneri e cosa fare in caso di bocciatura o di un voto troppo basso.
Indice
Cosa sono gli esoneri
Prima di tutto, è fondamentale chiarire cos’è un esonero e come funziona. Si tratta di una prova intermedia che viene somministrata al di fuori delle classiche sessioni d’esame, durante il periodo di lezioni. Queste prove consentono agli studenti di alleggerire il carico di lavoro, poiché si concentrano solo sulla parte di programma svolta fino a quel momento. Gli esoneri non sono obbligatori e il loro svolgimento è totalmente a discrezione del professore titolare del corso.
Cosa succede in caso di bocciatura all’esonero
Gli esoneri universitari non sono tanto diversi dagli esami veri e propri e, infatti, anche nel loro caso può capitare che uno studente non riesca a superare la prova. Se dovesse succedere, però, sappi che non è una tragedia. In molti casi, il fatto di non superare l’esonero non implica conseguenze disastrose, né rischia di compromettere l’opinione del professore sul tuo conto. È importante, però, capire cosa fare in caso di bocciatura.
Se si tratta dell’unico esonero previsto dal corso, non ti resta che studiare l’intero programma dall’inizio alla fine e aspettare di conseguire l’esame nel modo classico, durante uno degli appelli della sessione.
Se, invece, il tuo professore ha stabilito che gli esoneri da sostenere saranno due, generalmente ti verrà data la possibilità di sostenere il secondo, che nel caso andasse bene sarà l’unico ad essere considerato in sede d’esame. In questo caso, durante la sessione non dovrai far altro che preparati sulla parte del programma relativa all'esonero non superato.
Cosa fare se all’esonero ricevi un voto basso
Può capitare anche di ricevere un voto troppo basso che rischia di compromettere il risultato finale e di conseguenza anche la tua media complessiva. Cosa fare in questo caso? La risposta a questa domanda è molto semplice e si rifà al metodo utilizzato per gli esami. Anche il voto dell’esonero, infatti, può essere rifiutato, perciò, se sei convinto di poter fare di meglio, non ti resta che comunicarlo al professore entro il tempo stabilito. Nel caso di un rifiuto, il meccanismo che si attiva è lo stesso della bocciatura: se è l’unico esonero, dovrai portare l’intero programma in sessione; se supererai con voti soddisfacenti altre prove, il professore terrà conto solo di quelle.
Scegliere di rifiutare il voto
Rifiutare un voto all’esonero è una decisione che necessita di una riflessione profonda e strategica. Sii onesto con te stesso e rifletti sulla scelta più adatta al tuo percorso, al tuo modo di studiare e alla tua salute mentale. Ricorda che l’esonero è uno strumento molto utile e un’opportunità che consente di alleggerire la mole di lavoro da sopportare durante la sessione.
Fai attenzione a ciò che dice il professore
Non essendo obbligatori, gli esoneri e tutto ciò che li riguarda vengono organizzati in totale libertà dal professore, che può scegliere di applicare criteri differenti rispetto a quelli che abbiamo appena illustrato. Può capitare che, per esempio, un docente non permetta di svolgere il secondo esonero, in caso il primo non venga superato. Quindi, il consiglio che ti diamo è di verificare sempre cosa ha stabilito il tuo professore.