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Tutte le teorie del complotto intorno al caso Diddy
Fonte foto: Fanpage


Quando un personaggio noto come Sean "Diddy" Combs finisce nell'occhio del ciclone, è quasi inevitabile che emergano teorie del complotto di ogni sorta. Dall'arresto, infatti, il caso Diddy è diventato terreno fertile per speculazioni e fake news che stanno circolando a una velocità impressionante. Le accuse, del resto, sono di quelle pesanti: Diddy è accusato di diversi reati, tra cui traffico di esseri umani, violenza sessuale, e sfruttamento della prostituzione. Un personaggio ingombrante, per così dire, nel mondo della musica, noto per le sue relazioni con star del calibro di Beyoncé e Jay-Z: adesso Sean Combs si trova al centro di una vera e propria tempesta mediatica, condita da diverse teorie del complotto che in queste ore stanno infiammando i social. Preparatevi per fare un viaggio nelle teorie più bizzarre e inquietanti su Sean Diddy Combs.

Indice

  1. Il tunnel sotto casa di Diddy
  2. Il fotomontaggio con Kamala Harris
  3. Pink, la cantante chiamata in causa
  4. La canzone di Bieber prodotta con l'AI
  5. Cosa c'entra Diddy con la morte di Michael Jackson?
  6. Il coinvolgimento nell'agguato a Tupac Shakur

Il tunnel sotto casa di Diddy

Una delle teorie più clamorose riguarda un ipotetico tunnel sotterraneo sotto la villa di Diddy a Los Angeles. I complottisti di 'QAnon' sono convinti che questa rete di passaggi segreti sia stata creata per il traffico di esseri umani. La storia prende piede dalla convinzione che Diddy faccia parte di un'organizzazione satanica composta da celebrità di Hollywood e politici potenti, coinvolti in attività illecite. Ma c'è qualche prova?

Spoiler: no, non c'è nessuna prova. In realtà, secondo quanto riportato dal 'Los Angeles Times' nel 2014, la villa di Diddy potrebbe avere solo una grotta usata come piscina, e nessun tunnel segreto. Nonostante ciò, questa fake news continua a circolare sui social, alimentando il mito di una rete nascosta di passaggi sotterranei sotto le case delle celebrità.

Il fotomontaggio con Kamala Harris

Un'altra teoria assurda mette in mezzo la candidata alle elezioni presidenziali Kamala Harris. Alcuni complottisti hanno diffuso fotomontaggi che mostrano la vicepresidente degli Stati Uniti in compagnia di Diddy, insinuando che i due siano strettamente legati. A smontare questa fake news è stato l'ex giocatore di basket Rex Chapman, che ha risposto ironicamente sui social postando vere foto di Diddy con Donald Trump. Una risposta che ha messo in ridicolo chi ha cercato di far passare la Harris come "complice" del rapper.

Pink, la cantante chiamata in causa

Tra le star che sono state travolte dalle teorie del complotto c’è anche Pink. Secondo alcune voci, la cantante avrebbe cancellato il suo account su X (ex Twitter) per nascondere prove di un suo legame con Diddy. La verità? Pink ha smentito pubblicamente questa accusa, affermando che il suo account era stato cancellato molto prima, nel febbraio 2024.

Le teorie complottiste, però, sono andate oltre, collegando Pink a un video del 2012 in cui Jenny McCarthy bacia contro la sua volontà Justin Bieber. Alcuni complottisti sostengono che, in realtà, non fosse McCarthy ma Pink a baciare Bieber, insinuando che Pink fosse coinvolta nei giri illeciti di Diddy. Una storia tanto assurda quanto priva di prove concrete.

La canzone di Bieber prodotta con l'AI

Le speculazioni su Justin Bieber sono state tra le più diffuse. Molti sostengono che Bieber sia stato una delle vittime di Diddy, alimentando il gossip con la diffusione di un video in cui il rapper promette al giovane Bieber una Ferrari e una villa, con un tono decisamente ambiguo. Nonostante Bieber non abbia rilasciato dichiarazioni ufficiali sul caso, i suoi fan sono convinti che canzoni come "Yummy" e "Lonely" contengano messaggi nascosti riguardo alla sua esperienza con Diddy.

L'apice della fantasia complottista si è raggiunto quando è stato diffuso un video fake su TikTok in cui Bieber, apparentemente, canta frasi come "Non valeva tutta la fortuna e la fama" e "Ci tenevo a una nuova Ferrari, ma mi è costata molto più della mia anima". Il video ha totalizzato milioni di visualizzazioni, ma esperti interpellati da 'CBS News' hanno dichiarato che si tratta di un prodotto dell'Intelligenza Artificiale, e non di una reale confessione di Bieber.

Cosa c'entra Diddy con la morte di Michael Jackson?

E senza dimenticare l'ipotetico coinvolgimento del produttore nella scomparsa di Michael Jackson, icona della musica mondiale, morto nel 2009 dopo avere assunto una dose letale di farmaci. In queste ore, sul web, si parla molto di Sean Diddy Combs e del suo capo della sicurezza, Faheem Muhammad: secondo diversi rumors entrambi sarebbero legati alla scomparsa di Jackson.

Tutto ha avuto origine dalle accuse avanzate dal produttore Rodney "Lil Rod" Jones. Recentemente, Jones ha avviato un’azione legale contro P Diddy per molestie e contatti sessuali non consensuali, ma non è tutto: l'uomo sostiene di essere stato costretto a fornire droghe e lavoratrici sessuali per soddisfare i desideri di Combs. Tra i nomi menzionati nella denuncia di Jones, ne emerge uno in particolare, vale a dire proprio quello di Faheem Muhammad.

Stando alle dichiarazioni di Jones, il responsabile della sicurezza di Combs avrebbe sfruttato i suoi rapporti con le forze dell'ordine per coprire, negli anni, i fatti di cui ora tutti siamo a conoscenza. È importante evidenziare che Faheem è da sempre uno dei più fidati collaboratori di P Diddy, l'uomo a cui veniva affidata la "soluzione di tutti i problemi" del rapper. Curiosamente, Muhammad ha ricoperto in passato anche il ruolo di capo della sicurezza di Michael Jackson, proprio durante il periodo di maggiore successo del Re del Pop, e sarebbe stato accanto al cantante fino agli ultimi momenti della sua vita.

Ma cosa c'entra con Diddy? Secondo alcune indiscrezioni, Jackson sarebbe stato al corrente dei "giri loschi" di Combs e si vocifera che fosse pronto a denunciarli all'FBI.

Il caso vuole che Muhammad sia stato la seconda persona a entrare nella stanza dove si trovava Jackson la notte del 2009, quando il cantante assunse una dose letale di farmaci. Un’assunzione sospetta e, secondo molti, preordinata dal medico Conrad Murray. C’è chi ipotizza che la morte del cantante sia stata "ordinata" per eliminare una figura ormai diventata troppo ingombrante. Perché? Oltre al fatto che potesse essere a conoscenza dei traffici di Diddy, Jackson aveva avviato un conflitto contro la multinazionale Sony e aveva citato in giudizio anche l'Universal. Non a caso, il CEO della Universal figura tra i nomi coinvolti nelle indagini su Diddy, ed è considerato uno dei presunti complici a conoscenza di quanto avveniva durante i festini. Coincidenze?

L'omicidio di Tupac Shakur: cosa c'entra Diddy e cosa c'è di vero?

Finiamo in bellezza, con uno di casi di cronaca nera americana più controversi degli ultimi 30 anni. Anche se, in questo caso, forse non si tratta di teorie del complotto, ma di qualcosa di molto vicino alla verità. Protagonista, sempre lui, Sean Diddy Combs, tra i responsabili – secondo le indiscrezioni – anche della morta del rapper Tupac Shakur. Il 7 settembre 1996, il rapper fu raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco, mentre si trovava a Las Vegas.

Un agguato in piena regola: Tupac si trovava infatti nella macchina del co-fondatore della Death Row Records Marion Knight, rivale in affari di Sean Combs e della sua Bad Boy Records. Una Cadillac bianca si accostò alla loro auto mentre era ferma a un semaforo e qualcuno cominciò a sparare ferendo a morte il rapper. Negli anni successivi, l'omicidio di Shakur (ancora irrisolto) portò a diverse speculazioni. 

Nel dettaglio, nel 2008 erano stati pubblicati dei rapporti secondo cui Combs fosse persona informata sui fatti e che avesse a che fare anche con un precedente attacco a Tupac risalente al 1994, quando il rapper fu aggredito a colpi di arma da fuoco in uno studio di registrazione rimanendo gravemente ferito. 

La sparatoria del 1994 aveva dato inizio alla storica faida tra rapper dell’East e West Coast che culminò proprio nell’omicidio di Shakur e Notorious Big. Nel 2023, poi, la svolta, con l'arresto di Duane “Keffe D” Davis: il membro dei Compton Crips verrà processato nel marzo del 2025 ma dal suo arresto continua a sostenere il coinvolgimento di Diddy che gli avrebbe offerto 1 milione di dollari per sparare a Shakur.

Data pubblicazione 8 Ottobre 2024, Ore 16:07
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