
La serie ripercorre la sua vita dall'infanzia difficile a Ortona fino alla pausa di riflessione del 2004, mostrando non solo il successo sfrenato, ma anche le ombre e i sacrifici dietro la fama.
Ma è un prodotto che merita una chance? Scopriamo insieme nel dettaglio di cosa parla e come si presenta.
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Di cosa parla Supersex, la nuova serie Netflix su Rocco Siffredi
La serie racconta, come già accennato, la storia di Rocco Siffredi, pseudonimo di Rocco Antonio Tano, interpretato da Alessandro Borghi, un ragazzino timido e introverso che cresce a Ortona, un piccolo paese dell'Abruzzo, negli anni '70. Traumatizzato da un evento drammatico della sua infanzia, Rocco trova nella pornografia una via di fuga e un modo per affermare la propria identità.Infatti innanzitutto l'attenzione dello spettatore viene concentra sulle sue origini, narrando la sua crescita in una famiglia problematica e il rapporto con il padre, oltre alla scoperta del sesso in giovane età. Successivamente, viene esaminato il suo ingresso nel mondo del porno, dall'incontro con il suo primo agente fino alla sua ascesa al successo come pornodivo internazionale. La serie esplora anche la sua vita privata, inclusi i suoi rapporti sentimentali, il matrimonio con Lucia e la nascita dei suoi figli. In questo contesto viene esaminato quindi anche il concetto di famiglia, incluso il peso delle aspettative familiari e il desiderio di emancipazione.
Il sesso è, senza grandi sorprese, un altro argomento centrale, trattato sia attraverso la scoperta della sessualità, sia tramite il piacere vero e proprio, affrontando grandi tabù, inclusa l'industria del porno. Per questo e per i molti spunti di riflessione che si possono cogliere, Supersex non è solo la biografia di un uomo, ma un'esplorazione di temi come l'amore, la fama e il sacrificio. La serie non vuole santificare Siffredi o il mondo del porno, ma piuttosto mostrarne la complessità e le contraddizioni.
Supersex merita una chance?
Supersex è una serie tv che non lascia indifferenti, ma anzi che può essere apprezzata per diversi aspetti. In primo luogo, la recitazione di Alessandro Borghi è senza dubbio magnetica, in grado di aggiungere profondità e credibilità al personaggio che interpreta. La regia di Francesca Archibugi è stata lodata per essere stata capace di creare un'atmosfera realistica e coinvolgente, mentre la sceneggiatura affronta con delicatezza e profondità tutti gli argomenti trattati.Tuttavia, la serie non è stata esente da critiche. È stata accusata di essere troppo voyeuristica e di non approfondire adeguatamente la complessità della vita di Rocco Siffredi, redendo anche la rappresentazione del mondo del porno troppo edulcorata e poco realistica, anche se la maggior parte di queste obiezioni è decisamente troppo severo nel giudicare quello che in realtà è un ottimo compromesso tra la vita del personaggio e la licenza poetica degli sceneggiatori. Nota che però potrebbe essere di demerito è invece il ritmo, che in generale tende a calare nella parte centrale, faticando un po' a riprendersi.
Nonostante queste critiche, Supersex ha il merito di affrontare un tema delicato come la pornografia con uno sguardo non convenzionale e una certa dose di realismo. La recitazione di Alessandro Borghi e di tutti i suoi colleghi emerge come il punto di forza della serie, mentre la sceneggiatura e la regia sono curate e accurate. Se sei interessato alla vita di Rocco Siffredi o se ti incuriosisce il mondo tabù che ruota attorno alla fama e al successo per mezzo del proprio corpo, Supersex è una serie che vale la pena guardare. Tuttavia, se ti aspettati una serie tv scandalistica e pruriginosa, potresti rimanere deluso.