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Selvaggia Lucarelli: “Io sola nella battaglia contro gli hater”

“Se tu vieni da me e mi offendi, io quel messaggio lo pubblico e ti metto davanti alle conseguenze delle tue azioni”. A parlare è Selvaggia Lucarelli, giornalista de ‘Il Fatto Quotidiano’ e speaker radiofonica, seguitissima sui social, che quotidianamente porta avanti una battaglia contro i ‘leoni da tastiera’, così ha ribattezzato haters e cyberbulli. Innumerevoli i messaggi offensivi e carichi di odio che la Lucarelli riceve sui suoi profili da persone, giovani e non, che senza motivo cercano di denigrarla.

La giornalista però, non si è mai lasciata abbattere,nè ha mai pensato di chiudere i suoi profili social, e per contrastarli ha iniziato a pubblicare i messaggi offensivi che riceve. Ma non solo, durante la trasmissione radiofonica ‘Stanza Selvaggia’, in onda tutti i giorni su m2o, contatta telefonicamente gli hater, cercando un confronto con loro. Risultato? Si nascondono dietro assurde giustificazioni, negano, ritrattano: dei leoni da tastiera, incapaci quindi di assumersi le responsabilità delle proprie azioni, o meglio parole, se lontani dal pc. Propio oggi, in occasione dell'Internet Safer Day, ovvero la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, il tema del cyberbullismo è quanto mai dibattuto. Sono oltre 100 i Paesi nel mondo che celebrano questa giornata. In Italia tutte le iniziative sono svolte sotto il controllo di Generazioni Connesse: in questo momento a Roma, presso l'ex Caserma Guido Reni, in concomitanza viene celebrata anche la prima giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola intitolata “Un Nodo Blu – le scuole unite contro il bullismo”, voluta da Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. All’evento è presente la Ministra Valeria Fedeli.

Un fenomeno che va combattuto

Quello del cyberbullismo è per la Lucarelli “un fenomeno che va combattuto con vigore”, come lei stessa fa, anche arrivando a querelare chi la offende. La giornalista è infatti in totale disaccordo con chi pensa che un’arma valida contro gli hater sia l’indifferenza. I cyberbulli infatti non si fermano davanti alla noncuranza, per combattere il loro odio è necessaria “una grande severità”, bisogna denunciare il comportamento.

L’unico modo per uscirne è parlarne

Quella della Lucarelli contro il cyberbullismo non è certo una questione personale. Nonostante si senta “abbandonata”, come lei stessa sottolinea, la Lucarelli è convinta che altre persone si uniranno in questa battaglia “vorrei che la gente capisse che non lo faccio per tutelare me, ma perché credo riguardi davvero tutti”. Il fenomeno del cybebullismo, infatti, è ormai dilagante e sempre più preoccupante: tanti, soprattutto tra gli adolescenti, ne sono vittime. L’unico modo per uscirne è parlarne e non tenersi tutto dentro, solo in questo modo è possibile ricevere aiuto e sconfiggere i cyberbulli. "Oggi infatti - conclude la Lucarelli - c'è una rete più strutturata, c'è più informazione e strumenti per essere aiutati".

Manlio Grossi