
I ragazzi stravolgono la classifica di Sanremo 2020. Come di solito avviene, il pubblico più giovane dimostra di avere gusti nettamente diversi rispetto agli adulti. E, quest’anno, il Festival targato Amadeus ha dato loro una grande opportunità, presentando un’ampia rosa di candidati che strizzano l’occhio alle nuove generazioni.
Un’occasione che hanno colto al volo, disegnando un podio che contraddice quanto sinora stabilito dalle giurie. Per i 1500 ragazzi under 30 intervistati in queste ore dal portale Skuola.net – tra quelli che hanno visto Sanremo o ascoltato i brani in gara - i vincitori assoluti dovrebbero essere i Pinguini Tattici Nucleari, con la loro scanzonata (ma allo stesso tempo profonda) “Ringo Starr”.
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Sanremo 2020, Pinguini Tattici Nucleari conquistano i giovani
In verità, il gruppo indie bergamasco ha in parte conquistato anche la giuria demoscopica e l’orchestra dell’Ariston (che nella serata delle cover li ha premiati col terzo posto). Ma il 18% dei giovani pensa che meritino il trionfo. Il voto della Generazione Z, però, è molto frammentato. L’artista in seconda posizione, infatti, è poco distante. Ed è un vero outsider: è Elettra Lamborghini, che con “Musica (E il resto scompare)” raccoglie il 16% dei consensi. Medaglia di bronzo per un altro personaggio sopra le righe: Achille Lauro. Anche lui, con la sua “Me ne frego”, si ferma a un passo dal vertice (15%). Al quarto posto troviamo la raffinata Elodie con “Andromeda”, pezzo scritto dal vincitore dello scorso anno Mahmood (altro idolo dei giovani): per lei il 13% delle preferenze.
Fasma "Re" delle Nuove Proposte di Sanremo 2020
E poi c’è la competizione delle ‘Nuove Proposte”. Qui, a differenza dei Big, secondo i ragazzi ci dovrebbe essere un trionfatore assoluto: il rapper Fasma, con “Per sentirmi vivo”. Per oltre 1 su 3 è il più convincente. Mentre il podio si completa con un pari merito: al secondo posto – con il 16% - ci sono Leo Gassmann con “Vai bene così” e gli Eugenio in Via di Gioia con “Tsunami” (questi ultimi già eliminati, giusto per far capire la distanza tra il mondo dei giovani e quello delle giurie tradizionali).