
Dietro a grandi successi come “Andiamo a comandare”, tormentone dell’estate 2016 amato da grandi e piccini, ci sono due dj e producer di professione: Federico Mercuri e Giordano Cremona. Se questi nomi non vi dicono molto, tranquilli, sono infatti abituati a farsi chiamare con il loro nome d’arte, Merk & Kremont. Questi due ragazzi hanno fatto ballare, e siamo sicuri continueranno a farlo, migliaia di giovani grazie alle loro canzoni, su cui poi altri costruiscono dei testi.
Per sapere qualcosa in più sugli artefici di tante serata trascorse a divertirvi a suon di musica, noi di Skuola.net abbiamo cercato di conoscere meglio Kremont, partendo dal suo passato da studente.
Il primo aneddoto che ti viene in mente pensando alla scuola?
“Sicuramente gli scherzi che facevo insieme ai miei compagni al prof di filosofia e storia, poverino lo abbiamo maltrattato per tre anni. Ricordo che era solito andare a prendere il caffè durante la lezione e lasciare la valigetta sulla cattedra. Così una volta assieme ad un mio compagno abbiamo preso il suo cellulare e glielo abbiamo nascosto, ne abbiamo inserito uno nostro all’interno della sua valigia e un altro dietro la lavagna. Quando è tornato dalla pausa caffè abbiamo iniziato a fare squillare i cellulari: prima quello dentro la valigetta e poi quello dietro la lavagna. È completamente impazzito, solo dopo un bel po’ di tempo si è reso conto che il suo cellulare era dentro la pattumiera”.
Che rapporto avevi con la scuola?
“Non sono mai stato uno studente modello, me la sono sempre un po’ cavata per il rotto della cuffia senza essere troppo studioso ma senza neanche essere troppo ribelle”.
Quale era la materia che proprio non ti piaceva?
“Ho sempre avuto la passione per la matematica, anche la filosofia mi piaceva tanto. Quella che invece facevo un po’ fatica a digerire era sicuramente italiano”.
Eri un tipo da primo banco o preferivi stare in fondo alla classe?
“Sicuramente in fondo alla classe”.
Hai mai copiato? O eri un tipo che faceva copiare?
“Metà e metà”.
Sei ancora in contatto con il tuo compagno di banco?
“Si però non più come un tempo, prima ci sentivamo proprio tutti i giorni adesso quando capita”.
C’ è un prof che ti è rimasto impresso in modo particolare? Perché?
“Si, il prof di storia e filosofia proprio quello con cui ce la prendevamo un po’. È il prof che mi ha lasciato di più impresso lo studio e la passione per la filosofia, aveva un metodo di insegnamento molto particolare, non era affatto metodico e questo mi piaceva”.
“Mamma sto male rimango a casa” oppure ti preparavi per poi marinare la scuola?
“Io ho un piccolo segreto, non ho mai marinato la scuola se non nell’ultimo anno, quando ho deciso di provare il brivido della bigiata. L’ho fatto solo per il gusto di farlo una volta nella vita”.
Esame di maturità, com’è andato?
“A sorpresa ho preso quindici quindicesimi nel tema di italiano, cosa che non era mai successA poiché nei temi in classe prendevo sempre 4. A parte questa bella sorpresa, il resto dell’esame è andato così così”.
Voto finale?
“74”.
Se potessi tornare dietro i banchi, c’è qualcosa che faresti o che non rifaresti?
“E’ molto brutto da dire ma se tornassi adesso sui i banchi, sapendo che la mia passione è la musica ed essendone convinto al cento per cento, studierei molto di meno di quanto ho studiato”.
Chiudiamo la parentesi scuola e parliamo del tuo lavoro. Quali sono i progetti che hai insieme a Merk?
“Abbiamo appena rilasciato un singolo nuovo e abbiamo in programma di rilasciarne un altro per aprile che sarà completamente diverso,sarà pop con il cantato”.
Qual è l’artista per cui vorreste comporre un brano?
“Produrre per un’artista di musica leggera come Tiziano Ferro, la cui voce è davvero molto particolare, scommetto che una traccia con lui potrebbe funzionare. Per quanto riguarda l’estero invece ce ne son tantissimi, tra tutti in assoluto i Jamiroquai".Manlio Grossi