Mary Poppins, il film vietato ai minori di 12 anni in UK: "Linguaggio discriminatorio"

Mary Poppins, uno dei grandi classici destinato ai più piccoli, a 60 anni dalla sua uscita non è più un film adatto a tutti. Almeno non in Gran Bretagna. La sua classificazione ha subito infatti una variazione, diventando un “film per minori di 12 anni ma solo se accompagnati da una persona adulta”. 

A prendere la decisione è stato Il British Board of Film Classification (Bbfc), che sconsiglia la visione ai bambini non accompagnati a causa dell’uso di un “linguaggio discriminatorio”.

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Mary Poppins e la parola incriminata

Il film del 1964, diretto da Robert Stevenson, porta sul groppone ben 5 Oscar, tra cui quello per la migliore attrice, Julie Andrews. La storia è quella che tutti conosciamo: una tata magica che si prende cura dei bambini di una famiglia in compagnia di uno spazzacamino ambulante, Bert, interpretato da Dick Van Dyke. Una pellicola che ha fatto la storia, anche per l’uso particolare della tecnica mista, che vede affiancare l’animazione al live action con attori in carne e ossa. Indimenticabili poi le canzoni, tra cui Supercalifragilistichespiralidoso, anche questa ben fissata nella cultura cinematografica, e non solo. 

Eppure ora il film è stato preso di mira dal British Board of Film Classification a causa della presenza di “linguaggio discriminatorio”. La parola incriminata è una in particolare, pronunciata due volte dallo stesso personaggio, ovvero l’ammiraglio Boom, un veterano della Marina che ancora vive nei fasti del passato. Si tratta del termine dispregiativo “ottentotti”, in origine usato dagli europei nei confronti dei popoli nomadi dell’Africa meridionale, e che nel film viene utilizzato per riferirsi agli spazzacamini con la faccia ricoperta di fuliggine. Da qui la decisione: il film di Mary Poppins è stato riclassificato, passando dalla lettera “U”, che sta per “Universal” (per tutti), a “PG”, ovvero “Parental Guidance” (con la guida di un genitore). 

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Bbfc: “Mary Poppins supera le nostre linee guida per il linguaggio accettabile in U”

Come racconta ‘La Repubblica’, il British Board of Film Classification ha dichiarato di aver classificato il film nel lontano 1964, e poi una seconda volta per una riedizione del 2013. “Recentemente, il film ci è stato ripresentato nel febbraio 2024 per un'altra riedizione nelle sale, e lo abbiamo riclassificato ‘PG’ per il linguaggio discriminatorio”, ha detto un portavoce del Bbfc. “Sebbene Mary Poppins abbia un contesto storico, l'uso di un linguaggio discriminatorio non è condannato e, in definitiva, supera le nostre linee guida per il linguaggio accettabile in ‘U’. Abbiamo quindi classificato il film ‘PG’ per il linguaggio discriminatorio”.