La sua è una fama galattica, ha vinto ogni prestigioso premio della musica e anche un Oscar per il film A star is born. Cantante, attrice, artista poliedrica dalle mille sfaccettature: Lady Gaga rivendica le sue origini italiane e tiene sempre vicino l'amore per la sua famiglia.
Ma nella vita non solo successi: tanti i momenti di down vissuti dalla pop star, da cui è riuscita a rialzarsi diventando uno dei personaggi più influenti e attivi al mondo, combattendo discriminazioni e favorendo le campagne di sensibilizzazione per i diritti delle comunità Lgbtqia+.
Nelle ultime ore l'Italia ha reso omaggio alla star, protagonista del nuovo film House of Gucci, in uscita nelle dal prossimo 16 dicembre.
Con la sua intervista a Che tempo che fa ha conquistato tutti: ben 3 milioni e 600 mila telespettatori hanno atteso l'arrivo della cantante e hanno seguito con passione le sue parole. Ripercorriamo, quindi, i momenti più importanti dell'ospitata e tutte le notizie che forse non sapevi su Lady Gaga.
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Lady Gaga, le origini siciliane della pop star internazionale
35 milioni di album venduti nel mondo, 32 miliardi di streaming delle sue canzoni, Lady Gaga è l'artista che ha venduto più copie digitali nella storia della musica internazionale. Il suo enorme successo esplode nel 2008 con la pubblicazione del primo album, The Fame, dal quale emergeranno hit mondiali come Poker Face, Paparazzi, Just Dance.
Fama mondiale che affonda le sue radici proprio nel nostro Paese e in particolare nella Sicilia dei primi del 900. Stefani Joanne Angelina Germanotta - vero nome della pop star - nasce a New York il 28 marzo del 1986 da Cynthia e Joseph Germanotta. Proprio il padre, originario di Naso, un piccolo paesino in provincia di Messina, è il punto di congiunzione tra Lady Gaga e l'Italia.
É stato proprio il nonno di Gaga, Anthony Germanotta, nato e cresciuto nella cittadina siciliana, a espatriare e migrare verso gli Stati Uniti nel 1908. Una scelta sofferta ma necessaria, fatta da diversi italoamericani in quegli anni che speravano di trovare fortuna e riuscire a ottenere una vita migliore.
Un sacrificio che Lady Germanotta ha sempre tenuto bene a mente nel corso della sua carriera. Le umili origini dei suoi antenati l'hanno portata a diventare un'artista profonda e centrata. Nel corso della sua intervista a Che tempo che fa, la cantante ha ricordato con affetto i suoi parenti lontani e ha rivendicato con orgoglio le sue origini italiane:
"Penso sempre alla mia famiglia, quando stavamo girando House of Gucci ho pensato tanto a mio nonno Giuseppe. Era davvero forte. Era un calzolaio, con mia nonna Angelina è stato sposato per una vita. Tutte le volte che parlo con lei, mi dice che pensa sempre a mio nonno. Quindi, quando ho girato il film ho pensato a loro e a quanto hanno fatto per darmi una vita migliore".
Da piccola, cresciuta nell'Upper West Side di Manhattan, Gaga ha frequentato la scuola cattolica per sole ragazze, Convent of the Sacred Heart School. "La domenica mattina - ha ricordato a Fabio Fazio - andavamo in chiesa, a messa, il pomeriggio preparavamo il sugo con le polpette e la salsiccia".
Ricordi indelebili e sempre vivi nella mente della star che la rendono estremamente vicina alla gente che la acclama da ogni parte del globo.
Il bullismo e lo stupro: i momenti più bui prima del successo mondiale
Un amore infinito verso la famiglia che porta sempre con sé e che le ha dato il giusto sostegno per riuscire a superare anche i momenti più bui della sua vita, fuori dalle scene.
Nel corso degli anni scolastici, la cantante ha, infatti, raccontato di aver subito diversi atti di bullismo da parte dei suoi coetanei.
"Tutta la mia carriera è una risposta al bullismo di cui sono stata vittima. La mia vita è duro lavoro, rispetto e amore per la mia famiglia che arriva dall’Italia" - così Lady Gaga in un'intervista rilasciata al settimanale Sette del Corriere della Sera.
Il suo primo trauma da bambina ha proprio a che fare con le discriminazioni e la violenza a scuola: "Alcuni ragazzi mi prendevano e mi buttavano nel cassonetto dell’immondizia. Mi dicevano che quello era il posto a cui appartenevo e che io ero spazzatura" - ha raccontato al Guardian qualche anno fa. Nessuno la difendeva, nemmeno le sue amiche che ridevano invece di aiutarla.
Un trauma che l'ha resa molto fragile: a 14 anni perse la voglia di vivere e da ragazzina felice si trasformò in una persona insicura e piena di dubbi. La prima a darle il giusto conforto fu la madre, Cynthia, che da quel momento divenne molto sensibile a queste tematiche. Insieme alla figlia è, infatti, ambasciatrice dell'ONU per la salute mentale. Negli anni, inoltre, hanno creato anche la Born This Way Foundation, un'organizzazione con lo scopo di ascoltare ed aiutare i giovani vittime di bullismo e discriminazioni, nonché prevenire i casi di abusi sessuali.
All'età di 19 anni, la sua vita subì un altro grave stop: in un'intervista rilasciata a Oprah Winfrey, Gaga raccontò di essere stata stuprata da parte di un uomo di circa 20 anni più grande di lei. La tragica situazione la portò ad avere un pesante crollo dal quale è riuscita a rialzarsi grazie alla sua famiglia e alla sua più grande passione, la musica.
Icona dei diritti civili: le parole di Lady Gaga a favore del DDL Zan
Il suo impegno civile contro ogni forma di discriminazione è diventato sempre più costante nel corso della sua carriera artistica. La fondazione filantropa, fondata insieme ai genitori, e il suo successo viaggiano tutt'ora di pari passo. Una dedizione che Gaga ha messo in campo anche divenendo profonda attivista dei diritti Lgbtqia+.
Born this way è una delle canzoni simbolo di questa battaglia: la rivista Billboard lo ha ritenuto il brano che più di tutti ha influenzato l'ultimo decennio, soprattutto per aver dato una voce più forte alla comunità.
Una canzone che ancora oggi risuona all'interno delle manifestazioni a favore dei diritti civili, come quelle organizzate in diverse piazze d'Italia dopo l'affossamento del DDL Zan contro l'omotransfobia.
A questo proposito, nel corso dell'intervista a Che Tempo Che Fa, Lady Gaga si è emozionata vedendo le immagini che ritraevano migliaia di manifestanti intonare le sua Born this way e ha voluto esprimere la sua opinione in merito alla legge bloccata al Senato:
"Voglio dire una cosa alla comunità LGBTQ+ qui in Italia. Siete i più coraggiosi, siete i più gentili, siete un’ispirazione. Dal momento che è accaduta una cosa del genere dobbiamo gridare al disastro. Meritate di essere protetti a tutti i costi, come tutti gli esseri umani che vivono su questa Terra. Io continuerò a scrivere musica per voi. Ma cosa più importante cercherò di lottare per voi".
Maria Zanghì
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