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Kim Kardashian
Fonte: Facebook

La star dei reality, imprenditrice e ora aspirante avvocato, Kim Kardashian, ha puntato il dito contro un insospettabile colpevole per le sue difficoltà nella carriera legale: si tratterebbe di ChatGPT.

L'influencer da milioni di follower, che a maggio si è laureata in Giurisprudenza, proprio in questi giorni sta aspettando i risultati del suo ultimo tentativo di abilitazione all'esercizio della professione forense in California.

E in un'intervista a 'VanityFair' ha rivelato il suo bizzarro rapporto con l'intelligenza artificiale: "ChatGpt mi ha fatto fallire i test mentre studiavo per l'esame".

Indice

  1. Quando utilizza l'intelligenza artificiale
  2. La passione per la legge: una questione di famiglia
  3. La laurea a maggio dopo sei anni di duro lavoro

Quando utilizza l'intelligenza artificiale

Kim Kardashian è stata una delle protagoniste di una serie di interviste chiamata "All's Fair", organizzata dalla nota rivista, e nel corso del colloquio con i giornalisti ha risposto anche ad alcune domande sul suo uso dell'intelligenza artificiale. Alla domanda se usasse ChatGPT per "consigli di vita" o "consigli sugli appuntamenti" o se considerasse il chatbot "come un amico", ha replicato con un secco "no".

Ma la vera sorpresa è arrivata dopo, quando ha rivelato di aver utilizzato ChatGPT per "consulenza legale", spiegando il suo metodo: "Quando ho bisogno di sapere la risposta a una domanda, scatto una foto e la metto lì". Peccato che l'esito sia spesso deludente: "Se non la supero, sapremo a chi dare la colpa... ChatGpt".

Una dinamica, questa, che ogni volta innesca in lei una vera e propria reazione emotiva: "E poi mi arrabbio e gli urlo contro", ha dichiarato la star. Alla domanda "una nemica-amica?", Kim ha risposto in modo affermativo: "Sì, una nemica-amica". Il chatbot, a sua volta, di solito prova a consolarla dicendo: "Questo ti sta solo insegnando a fidarti del tuo istinto. Quindi sapevi già la risposta".

La passione per la legge: una questione di famiglia

Quello di Kim per la legge, però, non è un capriccio ma una passione che le scorre nelle vene. Suo padre, Robert Kardashian, era infatti un importante avvocato, celebre per essere stato parte del team di legali di O.J. Simpson.

L'interesse per le questioni legali c'è sempre stato, ma la decisione di intraprendere il percorso di studi è arrivata in un momento ben preciso: durante la campagna per la liberazione di Alice Johnson. In particolare, quando incontrò Donald Trump per discuterne.

La Kardashian ha raccontato un episodio cruciale: "Ero seduta nella Roosevelt Room con un giudice che aveva condannato criminali e un sacco di persone davvero potenti e mi sono seduta lì e... ho sentito il bisogno di saperne di più". Da lì, la decisione di dedicarsi anima e corpo al progetto.

La laurea a maggio dopo sei anni di duro lavoro

Non tutti sanno che in California è possibile qualificarsi per l'esame di abilitazione alla professione forense anche senza frequentare la facoltà di Giurisprudenza. Il percorso alternativo prevede il completamento di un tirocinio legale sotto la supervisione di un avvocato abilitato.

L'imprenditrice ha comunque intrapreso la strada classica strada nel 2019 e, a maggio, ha finalmente conseguito la laurea in Giurisprudenza, dopo un percorso di studi durato ben sei anni.

Un impegno notevole: la Kardashian si è dedicata allo studio per 18 ore a settimana per sei anni consecutivi. Il tutto, gestendo contemporaneamente la sua vita da mamma di quattro figli, le sue attività commerciali e le riprese dei programmi televisivi.

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