
Il film It Ends With Us, tratto dall'omonimo bestseller di Colleen Hoover, ha suscitato grandi aspettative, in particolare tra i fan del libro e gli utenti di BookTok, la comunità di lettori su TikTok che ha contribuito a rendere questo romanzo un fenomeno globale.
La storia di Lily Bloom e delle sue complicate relazioni ha toccato corde profonde in milioni di lettori, e l'adattamento cinematografico ha promesso di portare sul grande schermo la stessa profondità e attenzione per le tematiche complesse del romanzo.
Ma il film sarà riuscito a catturare l'essenza del libro? Ecco cosa ne pensiamo.Il peso del fenomeno BookTok: aspettative vs realtà
Il successo virale del libro su BookTok ha creato un'enorme attesa per l'adattamento cinematografico. I fan di It Ends With Us si sono dunque affezionati profondamente ai personaggi e alle tematiche delicate trattate da Colleen Hoover, rendendo l'uscita del film un evento di grande rilievo. Tuttavia, come spesso accade con i libri diventati fenomeni culturali, le aspettative alte hanno messo molta pressione sugli sceneggiatori e sul regista, Justin Baldoni.
Il film, pur restando fedele alla trama principale, ha deluso parte del pubblico per l’incapacità di trasmettere la stessa intensità emotiva e difficoltà psicologica che aveva caratterizzato il romanzo. Se da un lato i fan irriducibili hanno apprezzato l’adattamento, molti altri hanno percepito una certa superficialità nel modo in cui i temi profondi, come l’abuso domestico, sono stati affrontati.
La rappresentazione dell'abuso domestico: una sfida mal gestita?
It Ends With Us segue la storia di Lily Bloom, una giovane donna che, dopo un'infanzia segnata dalla violenza domestica, si trasferisce a Boston per iniziare una nuova vita. Qui incontra Ryle Kincaid, un affascinante neurochirurgo con cui inizia una relazione intensa. Tuttavia, la loro storia d'amore si complica quando emergono lati oscuri di Ryle. Nel frattempo, riappare Atlas, il primo amore di Lily, che porta alla luce vecchi sentimenti e un conflitto interiore. Il film esplora temi come l'amore, la violenza domestica e la resilienza personale.
Uno dei punti centrali di It Ends With Us è la rappresentazione dell’abuso domestico e degli ostacoli che la protagonista deve superare per uscirne. Nel libro, Colleen Hoover affronta questo tema con grande delicatezza, ispirandosi a esperienze personali e riuscendo a creare una narrazione che bilancia romanticismo e consapevolezza sociale. Il film, pur mantenendo fede alla trama principale, non riesce a trasmettere la stessa complessità e profondità nel trattare questo argomento.
In alcune scene cruciali, il film sembra voler smorzare la gravità dell'abuso, forse per non allontanare il pubblico più sensibile. Questa scelta, però, sembra togliere parte della forza al messaggio di fondo del romanzo: la difficoltà delle donne nel riconoscere e uscire da relazioni tossiche. Per questo, gli spettatori più affezionati al libro potrebbero trovare questa versione del racconto meno coraggiosa e meno incisiva.
In tutto ciò, un'altra scelta che ha fatto discutere è stata quella del cast. Blake Lively è stata scelta per interpretare Lily Bloom, la protagonista. Sebbene la sua presenza scenica e il suo talento siano indiscutibili, la sua età e immagine hanno suscitato perplessità tra i lettori, che si aspettavano una Lily più giovane e vulnerabile, in linea con l’età del personaggio nel libro. Lively riesce a trasmettere la forza e la resilienza di Lily, ma la sua interpretazione non sempre cattura la fragilità emotiva che ha reso il personaggio così amato.
Justin Baldoni, che interpreta Ryle, oltre a dirigere il film, si trova al centro di una controversia simile. Ryle, nel romanzo, è un personaggio complesso e controverso, e Baldoni non riesce sempre a rendere giustizia a tutte le sfumature di questo ruolo, rimanendo talvolta troppo distante o freddo nei momenti più critici. Questo ha ridotto l’impatto emotivo delle scene che, nel libro, erano cariche di tensione e dolore.
La regia e la sceneggiatura: emozione o eccessiva semplificazione?
Dal punto di vista visivo, il film è ben confezionato. Justin Baldoni ha optato per un’estetica pulita e patinata, che però non sempre si sposa bene con la durezza della storia. Alcuni momenti cruciali, che nel libro erano pieni di tensione e angoscia, nel film risultano troppo sotto tono, forse a causa di una regia che tende a privilegiare la bellezza visiva piuttosto che l'intensità emotiva. Questo ha fatto sì che alcune scene chiave risultassero meno potenti di quanto i lettori si aspettassero.
La sceneggiatura, pur rispettando la trama del libro, taglia o alleggerisce diversi passaggi emotivamente carichi, probabilmente per rendere il film più accessibile a un pubblico più ampio. Questa scelta ha sacrificato parte dell’introspezione e del conflitto interiore che caratterizzava i personaggi nel romanzo, rendendo il racconto più lineare e meno sfaccettato.
Il film regge il confronto con il libro?
In definitiva, l'adattamento cinematografico di It Ends With Us lascia un senso di incompiutezza. Sebbene il film sia godibile, soprattutto per chi non ha letto il romanzo, risulta spesso troppo superficiale nel trattare i temi più importanti. Le interpretazioni degli attori principali, pur valide, non riescono a catturare tutta la complessità dei personaggi originali, mentre la regia e la sceneggiatura tendono a semplificare situazioni che avrebbero richiesto un approccio più coraggioso.
Per i fan del libro, il film potrebbe risultare una delusione, poiché manca della forza emotiva e della profondità che hanno fatto del romanzo di Colleen Hoover un successo internazionale. Tuttavia, per chi si avvicina alla storia per la prima volta, il film potrebbe comunque offrire un’esperienza coinvolgente, seppur lontana dall’intensità del libro. Ancora non è chiaro se nelle intenzioni della crew del film, viste anche le controversie e l'astio che sembra essere nato proprio tra Blake Lively e Justin Baldoni, ci sia quella di portare nei cinema anche l'adattamento del romanzo sequel, dal titolo "It starts with us. Siamo noi l'inizio di tutto".