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Dopo un periodo di stop dalla musica, Coez ha scelto di tornare sulla scena discografica con Flow easy. Un brano romantico e che lo riporta verso le sue origini.
Silvano Albanese - vero nome del cantautore salernitano - racconta le sfaccettature di un amore fatto di ricordi, rimpianti e incertezze, ma segnato dalla speranza di ritrovarsi.
Ritorna il sound melodico già conosciuto attraverso i suoi più grandi successi, come La musica non c'è, Faccio un casino, Domenica.
Flow easy anticipa l'album che - con molta probabilità - vedrà la luce nel corso del nuovo anno.
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Flow easy, la spiegazione del nuovo brano di Coez
In origine Flow easy doveva essere solo la prova per un freestyle del rapper campano. Poi, però, Coez pare si sia particolarmente affezionato alle barre e al sound scelto, tanto da decidere di incidere una vera e propria canzone. Una ballad rap che ripercorre il sentimento più grande e lo fa con un velo di malinconia che rende originale ogni pezzo del cantautore.
Il testo di Flow easy di Coez
Flow easy, non mi chiamare, sto busy
A volte ci vuole il fisico
È luce dopo ogni crisi, no, sto sorrisi
Si scontrano pianeti collisi
Metto una giacca con il teschio ed esco
La stazione sembra un girone dantesco
Termini è un po’ dove finisce ogni viaggio
Tu mi tendi le mani e dici “prendimi, ****”
M’affaccio ed urlo forte fuori dal balcone
Solo per spezzare l’ansia col tuo nome
Mi sono accorto che non basta dire il nome
Solo per sentire in bocca il tuo sapore
E siamo un cinema all’aperto d’estate
Invece soli siamo niente di niente, testate
Un pezzo sotto il temporale che vede scappare
Tutta questa gente ed urla “gente, restate”
Io sotto al temporale che urlo a tutta questa gente
Baby, se mi chiedi cos’è il buio per me
Forse la distanza da te
Che ne so se ci rivedremo ancora oppure no?
Non hai detto una parola, ma già lo so
Hai ragione, dovevo restare almeno un altro po’
Con te che eri la, te che eri l’altra metà di me
Mano a mano il giorno si fa chiaro
Il mio vicino pompa Rino Gaetano
E mi-mi-mi-mi-mi fa strano, questa notte siamo
Ancora in quel monolocale a Milano
Sognavo di volare, tu stavi un filo male
Non so suonare, però in testa ho un piano
Io che non so frenare, dici non soffri, ma le
Lacrime scendono dal tuo viso piano
Baby, se mi chiedi cos’è il buio per me
Forse la distanza da te
Che ne so se ci rivedremo ancora oppure no?
Non hai detto una parola, ma già lo so
Hai ragione, dovevo restare almeno un altro po’
Con te che eri la, te che eri l’altra metà di me