
Quando si pensa agli artisti più importanti e significativi, del panorama musicale italiano degli ultimi venti anni, non si può non considerare Cesare Cremonini. Sì perché l'ex front-man dei Lunapop, è probabilmente uno dei pochi musicisti che è riuscito a segnare più di una generazione vantando una carriera invidiabile, ricca di testi che hanno fatto la storia dei primi anni duemila, e continuano a farla ancora oggi. A ventitré anni di distanza dall'album d'esordio dei Lunapop, Cesare Cremonini sarà ospite nella terza serata di Sanremo 2022: la prima partecipazione in assoluto del cantante bolognese al Festival. E mentre aspettiamo la sua esibizione, scopriamo qualcosa su questo iconico artista.
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L'amore per Bologna e per... Gianni Morandi
Cesare Cremonini nasce a Bologna, dove vive attualmente, il 27 marzo 1980; il cantante non ha mai nascosto infatti l'amore che lo lega alla sua terra, protagonista in molti suoi celebri testi come “50 special”. Un altro legame che lo tiene saldamente incollato nella sua città è quello con un partecipante di Sanremo 2022: Gianni Morandi. I due non solo sono stati colleghi sul set di un film ( dal titolo Padroni di casa) ma sono dei veri amici; si vedono infatti abitualmente in giro per la città per fare due chiacchiere e discutere della formazione del Bologna, altra loro grande passione quasi al pari della musica.
La carriera di Cesare Cremonini
Infatti la passione per la musica troverà presto Cesare che alla tenera età di 6 anni comincia a suonare pianoforte, dimostrando una propensione innata. Più tardi, a soli 15 anni Cremonini comporrà quella che ancora oggi è una delle sue canzoni più rappresentative: “Vorrei”. Quattro anni più tardi un gruppo di nome Lunapop pubblicava il suo primo album dal titolo “Squérez”, considerato da molti il vero ricettacolo dei testi di Cremonini. Ma nonostante il grande successo, il gruppo si scioglie per divergenze personali e il cantante si ritrova a fare il solista; non che questo sia stato un problema: in quasi 20 anni di carriera l'artista ha pubblicato sei album di grande carattere come “Maggese” uscito nel 2005 o per citare uno dei più recenti “La Teoria dei colori”, pubblicato nel 2018. E stasera il pubblico dell'Ariston avrà il piacere di ascoltare la sua nuova canzone dal titolo “Colibrì”.
Il testo di “Colibrì” di Cesare Cremonini
Nei tuoi occhi una seconda lunaForse proprio quella da cui vieni tu
Prova un atterraggio di fortuna
Per non cadere giù
Colibrì, seguivi un colibrì
Ti ha portato dalla giungla a una metropoli
Colibrì, seguivi un colibrì
Sai anche a me cadere fa paura
Però noi siamo qui
Lo sai che come un sole ti seguirei
Verso cieli più limpidi
Ora tu cosa immagini
Se ti dico: "Vorrei farti volare fra gli alberi in mezzo ai fiori bellissimi
Per poter essere liberi"
Come colibrì, seguivi un colibrì
Che ti ha portato dalla giungla a una metropoli
Fermo in mezzo al traffico stasera
Abbasso il finestrino per guardare su
Passa in mezzo al cielo una cometa
Vabbe' so che eri tu
Colibrì, seguivi un colibrì
Ti ha portato dalla giungla a una metropoli
Credimi, seguivi un colibrì
Lo sai che come un fiume ti seguirei
Verso mari più limpidi
Ora tu cosa immagini?
Se ti dico: "vorrei farti volare fra gli alberi
In mezzo ai fiori bellissimi per poter essere liberi, liberi"
Prendi le mie mani nel buio
E portami lontano dove sai tu
Quando ho immaginato il futuro, c'eri tu
(Vedrai un'altra città)
Correre davanti a te
(E sarai confusa ma)
Sembrerà tutto possibile
Sembri nata per sorridere
Lo sai, che anche io vorrei volare fra gli alberi
In mezzo ai fiori bellissimi
Come un colibrì (Colibrì)
Colibrì, seguivi un colibrì (Poter essere liberi)
Colibrì (Colibrì)
Colibrì (Colibrì)
Colibrì (Colibrì)
Colibrì (Colibrì, liberi!)
Colibrì (Colibrì)
Colibrì (Colibrì)
Colibrì (Colibrì)