Che scuola ha fatto Pietro Castellitto

Molti di voi lo conoscevano già, ma i pochi che ancora ne ignoravano l'esistenza lo hanno scoperto nella serie Sky “Speravo de morì prima” in cui ha interpretato Francesco Totti. Pietro Castellitto è figlio d'arte, nel vero senso della parola; il papà Sergio Castellitto è, ed è stato, uno dei più grandi attori del panorama italiano degli ultimi 40 anni, mentre la mamma, Margaret Mazzantini, è una famosissima scrittrice, nonché drammaturga italiana. In un'intervista a "Il Messaggero", Pietro racconta il suo turbolento rapporto con la scuola, ancora oggi, per certi versi, sconosciuto perfino ai genitori.

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Che scuola ha fatto Pietro Castellitto?

Il giovane attore classe 1991, ormai affermato nel panorama cinematografico, italiano ha studiato al liceo classico dell’Istituto Santa Giuliana Falconieri di Roma e si è poi laureato in filosofia presso la Sapienza - Università di Roma[2].

Gli anni del liceo e la sospensione

Pietro racconta di quando venne sospeso dal liceo che frequentava, il Maria Montessori: “Cacciato per aver sputato nel diario di una compagna. Lei mi tirò il cancellino sullo zaino, io le presi il diario, non sapendo ancora quanto fosse importante il diario per le ragazze”. Un gesto che all'epoca costò la sospensione a Pietro Castellitto: “Trovo preside, vicepreside e professori in semicerchio. Nego di essere stato io, ma guardando molti crime mi prende la paranoia che possano fare il test del dna dello sputo, quindi preciso: 'Io però quel diario l’ho toccato'”. La sospensione costrinse la famiglia Castellitto a cambiare scuola, ma i guai continuarono perché Pietro era un ragazzo molto vivace.

Roma Nord come il Vietnam

Della sua infanzia, Pietro Castellitto si è fatto un'idea abbastanza chiara specialmente riguardo la zona nord di Roma: “Non credo esista un posto più feroce. Chi è cresciuto a Roma Nord, ha fatto il Vietnam. Ma è un mondo anche tremendamente delicato e crepuscolare. Un mondo dove i valori basilari dell’esistenza, voglia di potenza, di bellezza, di soldi e successo, sono ancora in voga. Dinamiche indicate come negative dal mio mondo di provenienza e da buona parte della società civile”.