
Cosa fosse successo nel quartetto composto da Christian Vieri, Antonio Cassano, Nicola Ventola e Lele Adani non era ancora chiaro fino a poche ore fa.
Fino a oggi, infatti, era noto solo che l'ideatore del progetto, vale a dire Christian Vieri (Bobo ndr) aveva congedato i suoi compagni di avventura nella puntata di venerdì 3 novembre. Inizialmente, Antonio Cassano - intervistato da 'Striscia la Notizia' - era intervenuto sulla vicenda, senza però dare spunti importanti in merito. Il comunicato congiunto delle ultime ore però lascia poco spazio all'interpretazione: il progetto della BoboTv è naufragato perché i suoi protagonisti non sono più in sintonia tra loro, e ognuno andrà per la sua strada.
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”I soldi non c'entrano”: lo sfogo di Antonio Cassano
”Da stasera ci sono solo io. – esordiva Christian Vieri nell'ultima puntata della BoboTv - Ringrazio Lele, Antonio e Nicola per la loro presenza e collaborazione avuta fino ad oggi. Andremo a creare nuovi programmi per tutti quelli che ci seguono da casa, faremo dei format nei quali vi renderò più partecipi” ha spiegato l'ex bomber di Inter e Lazio.L'annuncio è diventato ben presto virale, scatenando le reazioni del web. Non è però ancora chiara la motivazione che ha spinto Vieri a 'liberarsi' dei suoi sodali. Anche se uno spunto arriva da Antonio Cassano, intervistato da Valerio Staffelli. L'ex giocatore della Roma, dopo aver ricevuto il ventesimo tapiro, si è soffermato sulla vicenda che lo ha visto protagonista: ”I soldi non c’entrano niente, quelli li ho per tutta la vita” chiarisce subito. E aggiunge: ”La BoboTv è un progetto che abbiamo creato assieme con condivisione e amicizia. Quando la condivisione viene meno, allora ognuno va per la sua strada”.
Quando poi Valerio Staffelli gli chiede se Vieri volesse ”comandare”, il talento di Bari Vecchia risponde così: ”Dovresti chiederlo a lui. Nella mia vita le uniche persone che possono comandarmi sono mia moglie e i miei figli”. Per poi concludere che "Noi tre (lui, Ventola e Adani, ndr) avevamo un’idea, volevamo andare avanti come sempre. Ma per farlo serve che si decida in quattro: non deve decidere uno solo e non si deve decidere in cinque”.
Lele Adani spiega i motivi della rottura
Ieri poi Lele Adani è uscito allo scoperto. In una diretta Instagram, l'ex calciatore ha specificato i motivi della rottura, asserendo che la BoboTv per lui era come un figlio. I motivi della separazione, però, sono troppo profondi, motivo per cui per i quattro è impossibile proseguire il percorso insieme. Lo spiega molto bene il comunicato diffuso dallo stesso Adani, in comunione con Cassano e Ventola:
"La BoboTv è sempre stata una famiglia allargata. Per chi era davanti ai microfoni ma anche per chi l'ascoltava. Ed è a questo gruppo, la nostra community, che ci rivolgiamo, in nome di una chiarezza e trasparenza a cui ci siamo sempre richiamati, e che giustamente in questi giorni molti di voi hanno preteso, in forma privata o tramite i social. L'esigenza quindi di fare luce su alcune situazioni verificatesi negli ultimi tempi rimane doverosa per le tante persone che ci hanno fin qui seguito. Noi parliamo a voi. Negli ultimi tempi erano, non da parte nostra, cambiati stimoli, motivazioni e visioni. E soprattutto c'era una comunicazione distaccata, con poca passione e poca voglia di condividere.
Nel rispetto di quello che si era fatto negli anni precedenti Lele ha chiesto una riunione chiarificatrice. Dove, al termine, l'unica cosa chiara, che tutti hanno perfettamente percepito, era quello che stavamo vivendo, ossia la poca voglia di condividere il percorso. Nonostante tutto, abbiamo cercato di essere sempre collaborativi, sollecitando e stimolando un percorso che rendesse la BoboTv, per noi centro assoluto delle attività da compiere nella volontà di raccontare il calcio come piace a noi, ancora più vicino alla gente, nello spirito delle origini, con sempre più attività su tutte le piattaforme.
In sostanza, noi chiedevamo informazioni e stimoli per nuovi progetti. In cambio, abbiamo avuto risposte indirette (attraverso la figura della nostra manager) e poi dirette, con modi non rispettosi, in cui ci è stata data dimostrazione della totale difformità d'intenti, della chiara differenza di visione. A questo punto per noi era impossibile proseguire, tanto che abbiamo comunicato l'intenzione di fermarci qualche giorno con l'intento di chiarire i dubbi sollevati e di farlo tutti insieme. Necessitavamo insomma di una risposta forte e rassicurante sul futuro.
I passaggi successivi, in attesa di un nuovo confronto, sono invece stati dei veloci ringraziamenti "per la collaborazione" (siamo diventati improvvisamente dei collaboratori...) in diretta live, dove abbiamo anche appreso che sarebbero nati nuovi format (eppure l'ultima comunicazione tra noi era avvenuta quattro/cinque ore prima...), abbiamo quindi sentito che "era giusto cambiare" e, per finire, constatato di un fulmineo accordo tra la radio della Lega Serie A e la BoboTv. Nell'attesa di quel confronto tra i quattro membri del gruppo (né uno, né cinque) è stato ucciso e sepolto lo spirito con cui è nata la BoboTv. Lo spogliatoio deve o dovrebbe rimanere lo spogliatoio, sacro, protetto, difeso e onorato. O almeno, avrebbe dovuto. Niente è irreversibile, ma le persone non vanno prese in giro.
Ci vediamo nel percorso".