
Il fenomeno BookTok ha trasformato radicalmente il panorama letterario contemporaneo, elevando generi considerati di nicchia a fenomeni di massa culturale. Tra questi, il "cozy crime" – o "cozy mystery" – rappresenta forse uno dei casi di successo più significativi e emblematici degli ultimi anni.
Questo sottogenere del giallo, caratterizzato da un'atmosfera confortevole, da investigazioni condotte secondo regole meno ferree rispetto al genere poliziesco tradizionale, e da protagoniste spesso femminili ancora in cerca della propria anima gemella, ha catturato l'immaginazione di milioni di lettori in tutto il mondo.
Ma quali sono i titoli che definiscono il genere e che meritano una lettura attenta? Scopriamo insieme i cinque libri cozy crime imprescindibili secondo noi e il BookTok.
Indice:
1. Il club dei delitti del giovedì di Richard Osman
Se esiste un'opera che rappresenta l'essenza contemporanea del cozy crime nella sua forma più raffinata ed elegante, è sicuramente "Il club dei delitti del giovedì" di Richard Osman.
Questo romanzo incarna perfettamente gli elementi fondamentali del genere: un mistero affascinante, una piccola comunità dove tutti si conoscono, e soprattutto un'atmosfera di calore e umorismo che caratterizza le migliori opere cozy.
La genialità di Osman risiede nella sua scelta di protagonisti. Piuttosto che ricorrere a una giovane donna ancora in ricerca del vero amore, l'autore ci presenta un gruppo di pensionati che vivono in una comunità tranquilla e decidono di riunirsi ogni giovedì per risolvere misteri criminali.
Questa scelta narrativa è rivoluzionaria all'interno del genere: trasferisce il focus dalla ricerca romantica a quella dell'amicizia profonda, della solidarietà, della saggezza che viene dall'esperienza di vita.
I personaggi di Osman non cercano se stessi; hanno già trovato chi sono. Quello che cercano è lo stimolo intellettuale, l'avventura, la significanza.
Il romanzo mantiene quell'equilibrio perfetto fra leggerezza e sostanza che caratterizza i cozy crime. L'indagine investigativa procede con logica coerente, gli indizi si accumulano gradualmente, e il lettore viene coinvolto nel processo di deduzione.
Tuttavia, non c'è violenza grafica, non ci sono scene traumatizzanti; invece, predomina un'atmosfera di genialità intellettuale e di complicità affettuosa fra i protagonisti.
"Il club dei delitti del giovedì" ha dimostrato che il cozy crime può affascinare un pubblico eterogeneo, transcendendo le categorizzazioni di genere tradizionali.
2. Miss Bee e il cadavere in biblioteca di Alessia Gazzola
Alessia Gazzola ci offre con "Miss Bee e il cadavere in biblioteca" un'opera che rappresenta perfettamente l'evoluzione contemporanea del cozy crime letterario, richiamando esplicitamente la tradizione di Agatha Christie mentre aggiunge elementi moderni e sofisticati.
Ambientato nella Londra del 1924, il romanzo segue le avventure della ventenne Beatrice Bernabò, detta Miss Bee, una giovane donna italiana trasferita nella capitale inglese al seguito del padre, docente di Italianistica all'università.
Ciò che rende questo romanzo così affascinante è la capacità di Gazzola di intrecciare il mistero con la complessità emotiva e romantica. Miss Bee si trova involontariamente coinvolta in un giallo che è simultaneamente un triangolo amoroso, dove la linea fra innocenza e colpevolezza diviene sfumata e ambigua.
Il fatto che la protagonista sia ella stessa in preda a sentimenti contrastanti – innamorata di uno dei sospetti – aggiunge una dimensione ulteriore di suspense emotiva alla narrazione.
L'ambientazione nel mondo patinato e decadente dell'aristocrazia britannica al risveglio dall'incubo della Prima guerra mondiale fornisce un contesto narrativo ricco di dettagli storici e atmosfera.
La prosa di Gazzola combina suggestioni che spaziano da Agatha Christie a Downton Abbey, dai romanzi di Frances Hodgson Burnett fino a Bridgerton, creando una frizzante e incantevole combinazione che risuona profondamente con i gusti contemporanei di BookTok.
Miss Bee rappresenta quella categoria di protagoniste femminili intelligenti e indipendenti che caratterizzano il boom del cozy crime: donne che utilizzano la perspicacia e l'intuizione per risolvere misteri, piuttosto che ricorrere alla violenza o all'autorità ufficiale.
3. Il nodo Windsor di S.J. Bennett
"Il nodo Windsor" di S.J. Bennett rappresenta un'incursione straordinaria nel cozy crime attraverso una lente completamente inaspettata: quella della regina Elisabetta II stessa.
Questo romanzo dimostra come il genere cozy crime possa trovare spazi narrativi completamente nuovi, utilizzando personaggi reali o storici come investigatori occasionali all'interno di misteri confortevoli ma affascinanti.
La trama si sviluppa intorno al ritrovamento del corpo del giovane pianista russo, completamente nudo e appeso in camera sua con la cintura della vestaglia, durante le celebrazioni del novantesimo compleanno della regina al castello di Windsor.
Quando le indagini della polizia si concentrano sulla servitù – seguendo la pista più ovvia e prevedibile – la regina intuisce che si sta perseguendo la direzione sbagliata.
Con l'aiuto dell'inesperta ma solerte assistente Rozie Oshodi, recentemente assunta dopo una breve carriera come bancaria e tre anni nella reale artiglieria, Sua Maestà decide di investigare personalmente.
Ciò che rende questo romanzo particolarmente geniale è la rivelazione finale: la regina ha coltivato segretamente fin da ragazzina una grande passione per l'investigazione, che finalmente trova spazio in questa narrazione.
Bennett trasforma il cozy crime da genere di evasione a forma di narrazione che permette l'agency e la realizzazione personale, anche per figure pubbliche circondate da responsabilità e protocoli.
La regina non è una detective occasionale per caso: è una donna che ha sempre desiderato esserlo, e finalmente ha l'opportunità di soddisfare questa profonda aspirazione. È una reinterpretazione brillante di cosa possa significare "cozy" nel contesto contemporaneo.
4. Cathie Wald e l'avvelenamento misterioso di Margot e Jean Le Moal
Margot e Jean Le Moal ci regalano con "Cathie Wald e l'avvelenamento misterioso" un noir gentile e accattivante che esemplifica perfettamente come il cozy crime possa trasformare l'elemento geografico e culturale in una forza narrativa centrale.
Il romanzo è ambientato nella Bretagna, sulla costa atlantica, in un remoto villaggio del Finistère dove al vento e alla salsedine si mischiano il profumo di cucina e il sapore del mistero.
La protagonista, Catherine Wald, ha abbandonato la natia Alsazia per trasferirsi in questo paesaggio selvaggio e affascinante, dove apre un ristorante molto particolare.
Presto si rende conto che far scoprire la gastronomia alsaziana ai coriacei bretoni può rivelarsi un grosso rischio – e non solo dal punto di vista culinario. I conflitti culturali, il scontro fra due mentalità opposte, le tensioni regionali fra il nord e il sud della Francia diventano il tessuto narrativo nel quale il mistero prende forma.
Questo romanzo eccelle nella creazione di quella piccola comunità come personaggio narrativo: la Bretagna non è semplicemente uno sfondo, ma una comunità con la sua propria identità ferrea, le sue tradizioni, i suoi pregiudizi.
Quando il crimine avviene, rappresenta un'eccezione incomprensibile in questo mondo di rituali consolidati. Il romanzo mescola humour e suspense in modo magistrale, permettendo al lettore di godere sia dell'indagine investigativa che della scoperta culturale e culinaria.
Come sottolinea Le Courrier Indépendant, è "un thriller gustoso, un'indagine divertente e ricca di colpi di scena, con personaggi che non puoi non amare e altri che adorerai odiare."
5. Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno di Benjamin Stevenson
Benjamin Stevenson con "Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno" offre una reinterpretazione audace e darkly comedic del cozy crime che spinge i confini del genere verso direzioni affascinanti.
Il romanzo segue Ernie Cunningham, protagonista maschile che rappresenta un'eccezione interessante nel panorama del cozy crime contemporaneo, che deve navigare un fine settimana in compagnia della sua famiglia assolutamente straordinaria: sono tutti assassini.
La premessa è singolare e ironica. Tre anni prima, Ernie ha visto suo fratello Michael sparare a un uomo e lo ha denunciato, un oltraggio che non gli è ancora stato perdonato.
Ma i Cunningham non sono una famiglia come le altre; c'è una sola cosa che davvero li unisce: hanno tutti ucciso qualcuno. Quando Michael esce di prigione, la famiglia decide di riunirsi in un resort di montagna per festeggiare.
Tuttavia, il giorno dell'arrivo di Michael, viene trovato il cadavere di un uomo che presenta segni strani: ha le vie respiratorie ostruite dalla cenere, come se fosse morto in un incendio, ma non ha ustioni sul corpo.
Mentre una bufera di neve si abbatte sul resort, isolandolo dal mondo esterno e dalla polizia che brancola nel buio, spetta a Ern capire se il colpevole è uno dei suoi familiari, prima che vengano uccisi tutti.
Questo romanzo funziona su molteplici livelli: è un mistero investigativo solido e affascinante, è una commedia nera che gioca con le aspettative del lettore, ed è una meditazione sulla famiglia, sulla lealtà, sulla riconciliazione e sul perdono.
Stevenson trasforma il cozy crime da genere rassicurante in qualcosa di più complesso e sfaccettato, mantenendo comunque quella qualità di "conforto" che caratterizza il genere – ma un conforto basato sull'humour e sull'assurdità, piuttosto che sulla certezza.
La piccola comunità in questo caso è la famiglia stessa, con tutte le sue tensioni irrisolte, i suoi segreti, le sue dinamiche di potere. È un'estensione geniale di come il cozy crime può funzionare come metafora per esplorare le relazioni umane in tutta la loro complessità.