
Il connubio tra cinema e filosofia è spesso ricercato tra i registi e apprezzatissimo dagli studenti: negli anni sono stati prodotti tantissimi film che indagano sul senso della vita, sullo scorrere del tempo, sul confine tra sogno e realtà e sulla nostra identità.
Nietzsche e Platone sono alcuni dei filosofi più "ricercati" tra i registi che, nelle loro pellicole, parlano allo spettatore attraverso personaggi evocativi.Vediamo quali sono i film che abbiamo selezionato e che potrebbero offrirvi un diverso approccio alla filosofia; e perché no, anche farvi prendere un buon voto.
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Matrix
Questo cult, girato dai fratelli Wachowski, che vede Keanu Reeves come protagonista presenta un vasto numero di riferimenti filosofici, ma anche religiosi. Il film narra le vicende di Neo: programmatore di giorno e hacker di notte. Dopo esser stato avvicinato da un uomo chiamato Morpheus, Neo giunge a conoscenza del fatto che il mondo reale non è esattamente come lo conosce e da come tutti gli altri, ignari, lo percepiscono: un chiaro riferimento al Mito della Caverna di Platone. Presente anche il tema dell’arbitrio rappresentato dalla scelta tra pillola blu e pillola rossa.
Il Settimo Sigillo
La ricerca inesorabile del significato dell’esistenza è il fulcro di questa pellicola di Bergman. Non solo, morale, etica e religione si rincorrono durante una partita a scacchi tra la Morte e il protagonista.
Arancia Meccanica
Questo capolavoro di Stanley Kubrick del 1972, idealizza un mondo in cui la società, e soprattutto i giovani, sono circondati da un’esasperata violenza. Dopo una serie di crimini efferati, il giovane Alex viene condotto in un carcere riabilitativo, e sottoposto al programma rieducativo “Ludovico”. Riacquistata la libertà, Alex passerà dall’essere carnefice a vittima, diventando uno strumento nelle mani del Potere.
V per Vendetta
In un mondo controllato dalle sfere più alte, la popolazione viene tenuta “in ostaggio” da un regime dispotico. In questo scenario, Londra conoscerà una vera e propria rivoluzione che avrà molto a che fare con la teoria di Karl Marx sulle scienze sociali moderne.
The Truman Show
Questo classico degli anni ’90 ha come protagonista Jim Carrey. Tutto nella vita di Truman è falso: il suo lavoro, le sue relazioni fanno parte di uno show per i telespettatori. Cosa è reale? Schopenauer, Platone e Sartre sono solo alcuni dei pensatori che si sono posti questa domanda.
Fight Club
Il thriller di David Fincher è una feroce condanna dell’epoca moderna. Il protagonista, alienato dalla società contemporanea, vive per automatismo sentendosi una rotella nell’ingranaggio che è il sistema che lo sfrutta e lo annichilisce. Un nichilista completo ma passivo, che subisce l’annullamento dell’identità essendone perfettamente conscio: l’ultimo uomo Nietszche.
Quarto Potere
Di nuovo Nietszche in questo capolavoro di Orson Wels, in cui Charles Foster Kane, il protagonista, per molti versi incarna l’idea di oltreuomo, ma in forma degenerata. Lui è un uomo i cui giochi d’infanzia sono stati bruscamente interrotti, sostituiti con l’algida realtà imprenditoriale del suo tutore. Attraverso gli insegnamenti di quest’ultimo, il giovane rampollo manifesta al massimo la proprio volontà di potenza.
Inception
Questo film, composto da un grande cast, si basa sull’idea che nei sogni ogni percezione appare reale e alcuni segreti possono nascondersi nel subconscio. Supponendo che tutto ciò che percepisco sia frutto di un sogno o l’inganno di un Dio maligno, posso trovare un elemento reale assolutamente indubitabile? Una domanda che richiama le teorie Cartesiane.
The Joker
Questa pellicola, recentemente prodotta, narra la storia dello storico nemico di Batman, prima che diventasse il Joker. La storia Arthur Flech è la storia del male che prende corpo e forma attraverso la trasformazione da persona a personaggio. Joker è il prodotto di quella che Hanna Arendt definisce “la banalità del male".