
Negli ultimi mesi, su TikTok ha preso piede un hashtag preoccupante: #SkinnyTok. A cui corrispondono video di ragazze magrissime che esibiscono corpi scheletrici, danno consigli su diete estreme e promuovono metodi rapidi per perdere peso facilmente.
Il fenomeno è diventato talmente allarmante, nella sua viralità tra i giovani, da attirare l’attenzione delle istituzioni europee.Ora, dopo le segnalazioni e su richiesta della Commissione europea e del regolatore francese Arcom, TikTok ha bloccato l’hashtag a livello mondiale, riconoscendo che "è stato collegato a contenuti malsani sulla perdita di peso".
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Contenuti pericolosi mascherati da hashtag
Anche se TikTok ha oscurato #SkinnyTok, l'ossessione dei creator per questo trend non si è però fermata. Nuovi hashtag, più ambigui, continuano a spuntare. Uno tra tutti: #waste.
Il trucco sta nel gioco di parole tra waste (che significa perdita) e waist (cioè girovita): un modo per camuffare contenuti tossici, che mostrano ancora corpi emaciati e suggerimenti nocivi sull’alimentazione.
Gli sforzi (e i limiti) di TikTok
Negli ultimi anni, TikTok ha messo in campo alcune misure di protezione per proteggere la salute mentale dei più giovani, soprattutto per i minorenni.
Ad esempio bloccando determinati filtri bellezza per chi ha meno di 18 anni, perché potrebbero creare distorsioni nella percezione del proprio corpo. Ma anche inserendo link diretti a organizzazioni no profit per chi cerca contenuti legati a disturbi psicologici o fragilità emotive. E, ancora, ha introdotto strumenti per personalizzare il Feed Per Te, con la possibilità di filtrare gli argomenti o escludere parole chiave.
Ma tutto questo è sufficiente?
Verifica dell’età: una sfida ancora aperta
Attualmente, TikTok si basa su un sistema di autodichiarazione: al momento dell’iscrizione, ognuno scrive la propria età. Successivamente, l’intelligenza artificiale cerca di capire se l’utente ha mentito, basandosi su comportamenti e contenuti pubblicati.
Il problema è che il sistema non è infallibile. E non è nemmeno un’esclusiva di TikTok: anche Instagram si trova nella stessa situazione. Per questo Meta ha proposto una soluzione globale, chiedendo che siano direttamente Apple e Google, attraverso i loro Store, a garantire un controllo serio e capillare.
Quando un social non è solo intrattenimento
Intanto, dopo questi ultimi aggiornamenti di protezione, cercando l’hashtag #SkinnyTok, si apre un avviso per trovare aiuto, come succede già con altri temi sensibili: suicidio, autolesionismo, disturbi alimentari.