
Netflix, Disney+, Prime Video, Now, Apple+ e persino Paramount+. Per assicurarsi la visione di film e serie Tv occorre sborsare una cifra considerevole. Tutte le principali piattaforme hanno infatti messo mano alla propria offerta, ritoccando il costo degli abbonamenti per lo streaming.
Il risultato è che oggi – per potere fruire di quante più serie Tv e film possibili – bisogna tenere in conto una spesa che va da un minimo di 800 euro fino a un massimo di 1.500 euro. In questo articolo vi illustreremo tutti i recenti rincari che hanno interessato le principali piattaforme streaming.
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Arriva la pubblicità su Prime Video
Seguendo l'esempio di Netflix, Disney+ e NowTv, anche Prime Video ha deciso infine di aggiungere delle inserzioni pubblicitarie durante la visione dei contenuti. Chi volesse continuare a vedere i contenuti di Prime Video senza essere 'infastidito', potrà farlo pagando 1,99 euro di supplemento mensile. Facendo due rapidi conti si tratta di poco meno di 24 euro in dodici mesi, che si aggiungono ai 49,99 euro dell'abbonamento annuale. “La vendita di annunci consentirà all'azienda di continuare a investire in contenuti accattivanti per un lungo periodo di tempo” si legge nella mail informativa di Amazon. E a ben vedere è così, Prime Video ha bisogno di fare cassa: prendendo in considerazione solo la produzione de 'Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere', la società ha annunciato che questa avrà un costo vicino al miliardo di dollari. Al momento la novità è in vigore solo negli Usa, nel Regno Unito, in Canada e Germania ma presto arriverà anche in Italia.
Disney+ caccia agli account condivisi
Pubblicità e caccia agli account condivisi: la nuova politica di Disney+ segue per filo e per segno quella di Netflix. Da giugno (ma non sappiamo ancora in quali Paesi) inizierà la stretta della piattaforma sugli account condivisi: si potrà aggiungere un 'utente ospite' solo dietro pagamento. Per quanto riguarda la pubblicità, la piattaforma Disney ha ritoccato il proprio catalogo: L'abbonamento standard è diventato Premium per 11,99 euro al mese. Chi è rimasto con l'abbonamento Standard, a 89,90 euro all'anno o 8,99 al mese, ha solo due accessi contemporanei, FullHD e audio 5.1 e stereo. E' stato poi introdotto un altro abbonamento, quello appunto con pubblicità, al costo di 5,99 euro.
I rincari di Netflix
Netflix, che è stata sostanzialmente la prima piattaforma a introdurre rincari, si gode i risultati della sua strategia. Come riporta 'Il Corriere della Sera', infatti, la piattaforma nel 2023 ha registrato 5,9 milioni di nuovi abbonati nel mondo, la maggior parte dei quali sottoscrittori del piano con gli spot, per un totale di 238 milioni di utenti paganti. Più in generale, anche Netflix ha si è rifatta il look. I piani disponibili adesso in Italia sono: lo Standard con Pubblicità da 5,49 euro; lo Standard senza pubblicità a 12,99 e il Premium a 17,99 euro.
Gli altri seguono l'esempio: Now, Paramount+ e AppleTv+
Anche Now (in origine NowTv) ha rivoluzionato la propria offerta. Da poco è infatti spuntato fuori il piano con spot pubblicitari e limitazioni sulla fruizione dei contenuti, in alternativa al pacchetto premium che invece è senza pubblicità. I 3 pacchetti Enterteinment, Cinema e Sport hanno prezzi diversi a partire da 8,99 euro mensili oppure 6,99 euro vincolandosi per un anno: chi è già cliente Now non subirà variazioni sul suo prezzo totale mensile.
Sempre nel 2022, Apple Tv+ era passato da 4,99 a 6,99 euro al mese. Ora è aumentato ancora: per sottoscrivere l'abbonamento servono 9,99 euro al mese. Rispetto alle altre, Paramount è sicuramente una piattaforma più giovane (sbarcata in Italia nel 2022), e può quindi concedersi qualche margine di azione: al momento l'abbonamento ha un costo di 7,99 euro, ma non è detto che le spietate leggi della concorrenza convincano i vertici a ritoccare l'offerta.