Un piccolo fumetto finito nel dimenticatoio. Si potrebbe descrivere così ‘Sand Land’, manga creato e prodotto da Akira Toriyama. Il papà di DragonBall, da poco scomparso, ci ha lasciato in eredità una nuova serie tutta da scoprire.
A raccogliere l’ambiziosa sfida di trasformarla in un prodotto globale è stata come al solito Bandai Namco, famosa casa di produzione videoludica giapponese.
Oltre alla serie, sbarcata da poco su Disney+ ‘Sand Land’ conta infatti all’attivo già un film, uscito nelle sale la scorsa estate. E a breve è atteso il lancio del videogioco. Scopriamo allora qualcosa in più su questa fantastica serie televisiva.Leggi anche:
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Sand Land: trama della serie di Akira Toriyama
La serie animata di Sand Land è divisa in tredici episodi. Si tratta di un progetto particolare, che prende il film uscito la scorsa estate in Giappone e lo spezzetta, lo riadatta in brevi episodi, integrandolo con scene aggiuntive e un arco narrativo completamente inedito. La trama, però, è sempre la stessa: Sand Land consiste in una versione distopica della Terra in cui la siccità ha trasformato il mondo in un deserto infinito, in cui demoni e umani cercano di sopravvivere con le pochissime (e costosissime) risorse d'acqua gestite dal Re. A prendere in mano le redini della situazione sarà Rao: un uomo comune convinto che da qualche parte esista una sorgente d’acqua in grado di dissetare tutti gli abitanti di Sand Land.
L’uomo si mette quindi in viaggio, scortato dal principe dei demoni Belzebub, e da Thief un demone di basso rango. Come in DragonBall, non mancano combattimenti, trasformazioni e personaggi stranissimi, anche se in Sand Land emerge soprattutto la passione per i veicoli di Akira Toriyama. Il carro armato in cui viaggiano i protagonisti della serie non solo è centrale nel racconto, ma ogni pulsante, meccanismo e funzionamento del mezzo corazzato viene spiegato e mostrato con estrema attenzione al dettaglio. Parliamo di un prodotto interamente confezionato con una miscela di 2D e 3D: una scelta che graficamente tutto sommato rende abbastanza bene. Se pensate quindi di ritrovarvi davanti a una semplice puntata di animazione - in stile DragonBall per intenderci - rimarrete delusi.
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