Imma Ferzola
Autore
Influencer

Il Parlamento italiano sta valutando un disegno di legge che introduce nuove regole per l’uso dei social da parte dei minori e per l’attività dei cosiddetti “baby-influencer”. L’iniziativa prevede che l’accesso a piattaforme di social network e condivisione video sia consentito solo ai ragazzi che abbiano compiuto 15 anni, seguendo l’esempio di legislazioni già adottate in Paesi come l’Australia.

Indice

  1. Il ddl
  2. Il parere della Garante per l’Infanzia
  3. Divieto e responsabilità familiare
  4. Il ruolo centrale dei genitori

Il ddl

Il progetto, promosso da Fratelli d’Italia e sostenuto dal Pd, punta a fissare paletti chiari per proteggere i giovanissimi dal rischio di sfruttamento. In particolare, l’accesso ai social sarebbe consentito solo a partire dai 14 o 15 anni - su questo si sta ancora discutendo - mentre chi ancora non ha raggiunto la maggiore età avrebbe limiti rigidi nell’attività di promozione di prodotti online, dai cosmetici agli abiti, dai gadget sportivi alle creme di bellezza.

L’obiettivo è garantire che i minori possano navigare e guadagnare online solo in condizioni sicure, evitando che l’attività social sia gestita esclusivamente dai genitori o da adulti senza regole precise.

Il parere della Garante per l’Infanzia

La Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza - Marina Terragni - ha definito la norma “funzionante e praticabile”, pur sottolineando che si tratta di “una legge proibizionista”. Aggiungendo: “Non esime i genitori a interrogarsi seriamente sulla loro dipendenza”, richiamando l’attenzione sull’importanza del comportamento degli adulti nell’educazione digitale dei figli.

Divieto e responsabilità familiare

L'esperta ha spiegato come il divieto possa aiutare i genitori a stabilire regole più chiare: “Nel momento in cui hai una proibizione per legge, come genitore ti è più semplice dire i tuoi no, mentre oggi per dirli bisogna essere davvero molto determinati”. Allo stesso tempo, ha sottolineato la necessità di un’auto-riflessione degli adulti: “Devi accompagnare il tuo no ad un auto-no”.

Il ruolo centrale dei genitori

Secondo la Garante, la normativa da sola non basta, infatti, a garantire un uso sano dei social: “Bisogna che i genitori si convincano che non possono pensare di delegare i compiti educativi: una volta ad una legge, una volta allo psicologo, una volta alla scuola. Devono pensarci innanzitutto loro”.

Il disegno di legge introduce inoltre limiti all’attività dei baby-influencer under 18, rafforzando la tutela dei minori nel mondo digitale e segnando un cambio significativo nelle politiche italiane di regolamentazione dei social network.

Skuola | TV
Come diventare doodle artist, ovvero ‘scarabocchiare’ per lavoro: la storia di Fra!

Ospite del vodcast YouTube di Skuola.net, Francesco Caporale, in arte fra!, spiega come diventare doodle artist

Segui la diretta