
Dalla videochiamata con l’insegnante al video della vicina su TikTok, dai ricordi proposti da Facebook di cosa si faceva prima della quarantena ai filtri di Instagram: i social media non sono più dei semplici mezzi di comunicazione ma dei veri e propri conviventi di quella che oggi è chiamata generazione always on.
Su Internet i più giovani raccontano esperienze, momenti di vita quotidiana. L’uso che ne fanno, però, spesso è sbagliato: interpretano like, commenti e condivisioni come i principali strumenti per la costruzione della propria identità, violano la privacy altrui e alimentano i fenomeni di bullismo.
Dal bullismo al cyberbullismo: cinque motivi per non fare il gioco dei bulli
Soprattutto negli ultimi tempi, i social media e le app di messaggistica degli adolescenti stanno funzionando a pieno regime e sembrano persino essersi integrati fisicamente col loro corpo. Sono quasi i loro occhi, le loro orecchie, le loro mani. Tra chat, meme e video, purtroppo, talvolta vengono anche slealmente condivisi atti di bullismo e scene che ritraggono azioni fisiche di bulli che opprimono una vittima. Ecco cinque buone ragioni per non farlo.
- Stai rovinando la reputazione di qualcuno: virtuale è reale e tutto quello che si trova in Rete in riferimento ad una persona contribuisce alla creazione della sua immagine pubblica. Bisogna, dunque, rispettare gli altri quando si condivide un determinato contenuto su un social network. Inoltre, se filmi un atto di bullismo per strada e poi lo condividi tra i contatti della rubrica o lo posti in Rete, sei un complice anche tu.
- Pensa alla vittima: essere vittima di bullismo può causare isolamento, disperazione, solitudine e paura. Ci sono persone che hanno compiuto gesti estremi per essere state vittime di bullismo o cyberbullismo. È indispensabile che anche tu faccia la tua parte per fermare queste situazioni di disagio e vivere il web in modo migliore.
- Stai compiendo un’azione illegale: condividere foto e video di altre persone senza il loro consenso è sempre illegale.
- Ciò che pubblichi resta nel tempo: devi sapere che tutto quello che condividi online o in diverse applicazioni può essere visto da chiunque, ovunque, anche se rimuovi un contenuto subito dopo e indipendentemente dalle impostazioni di sicurezza predefinite. Potrebbe anche accadere che altri salvino e condividano a loro volta un video o una foto, facendoli girare a loro volta, alimentando ancora di più il fenomeno.
- Sappi che si può smettere: se ti capita di condividere o imbatterti in immagini e scene di bullismo, chiedi aiuto. Gli operatori della helpline, gestita da Telefono Azzurro, nell’ambito del progetto Generazioni Connesse, sono disponibili ad offrirti uno spazio confidenziale di ascolto e di aiuto attraverso la chat presente sul sito www.azzurro.it e attraverso il numero 1.96.96.