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di Margherita Paolini
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la forza del vento offre energia a milioni di famiglie

Viaggiando, capita spesso di scorgere in lontananza delle imponenti ventole bianche che svettano sulle colline, volteggiando nel cielo azzurro. Si chiamano pale eoliche, si trovano in gran parte della superficie del nostro Paese, e potrebbero apparire una sorta di discendenti dei mulini a vento. Vi siete mai chiesti quanta energia possano generare questi marchingegni all’apparenza tanto semplici e lineari? La risposta arriva forte e chiara: nel 2012, infatti, il settore eolico ha prodotto il 4,6% dell’energia totale della penisola, percentuale traducibile in elettricità in abbondanza per milioni di famiglie italiane.

ENERGIA EOLICA - La forza del vento è stata certamente una delle prime fonti di energia sfruttate dall’uomo. Oggi quella eolica non è soltanto un’energia rinnovabile, ma si colloca anche tra le risorse a disposizione della società che rispettano l’economia verde. L’energia eolica viene convertita principalmente in elettricità attraverso i cosiddetti parchi eolici che ospitano le pale e sono collegati alle reti elettriche. In un passato non troppo lontano, la forza del vento veniva sfruttata direttamente in loco per produrre energia motrice per i mulini a vento ad esempio. Parlando dei vantaggi fondamentali fornitici dal vento, possiamo affermare innanzitutto che l’energia eolica è rinnovabile e quindi abbondante, poco dispendiosa, rispettosa dell’ambiente in quanto consente di non emettere nell’atmosfera circa 7,8 tonnellate di anidride carbonica ogni anno. E’ insomma una valida alternativa ai tradizionali e inquinanti combustibili fossili.

VANTAGGI IN TERMINI ECONOMICI - Nel 2012 la potenza di eolico è aumentata di 1800 MW rispetto all’anno precedente, andando oltre gli 8700 Megawatt. Le centrali sono distribuite prevalentemente nell’area meridionale, e il settore offre lavoro a circa 40.000 persone, con un incremento medio di circa 5000 addetti l’anno. L’energia eolica offre elettricità a moltissime famiglie, e in alcuni posti si produce addirittura in misura maggiore rispetto alle esigenze di utilizzo: questo avviene ad Agrigento, ad esempio, come anche a Crotone. Secondo l’andamento degli ultimi anni, si potrebbe arrivare, nel 2020, ad istallare circa 16.200 megawatt, assicurando un posto di lavoro nel settore eolico a 66mila occupati.

EFFETTI NEGATIVI - Sebbene l’eolica sia una fonte di energia non inquinante, l’aspetto maggiormente criticato di questo settore è l’impatto paesaggistico, a detta di molti, fortemente negativo. In molti casi, infatti, le imponenti pale eoliche spezzano la continuità del paesaggio, rovinando il panorama e le caratteristiche ambientali tipiche della zona interessata. Inoltre i parchi eolici sono molto rumorosi e le pale sono considerate un pericolo per i volatili.

ENERGIA IN CRESCITA - Nonostante questi fattori negativi, bisogna considerare quanto sia vantaggiosa l’energia eolica per la diminuzione dell’inquinamento atmosferico. Si tratta di una risorsa in costante crescita e si prevede che ogni tre anni possa aumentare di un punto in percentuale la realizzazione del fabbisogno di energia fornita dalla forza del vento. Parallelamente l’anidride carbonica emessa nell’atmosfera andrebbe incontro ad una drastica diminuzione, e si assisterebbe ad un miglioramento della qualità dell’aria che respiriamo.

E tu quali fonti di energia pulita conosci?

Data pubblicazione 11 Aprile 2013, Ore 10:40
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