
Ovviamente, questo modo di pronunciare le sillabe è arrivato anche in Italia, e tra i primi artisti a sfoggiare questa particolare tecnica vi è senza dubbio Tha Supreme, al quale sono seguiti poi Sangiovanni e anche Blanco e Mahmood. E, come spesso accade, il passaggio dalla musica al gergo è assai facile e quindi sono ormai anni che sui social esiste questa tendenza fonetica. Ma scopriamone di più.
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Che cos'è il corsivo parlato e come si parla
Il corsivo parlato non è altro che un modo particolare di parlare nel quale le vocali, soprattutto quelle alla fine della parola, ma in alcuni casi anche nel mezzo, vengono non solo allungate ma anche trasformate in dittonghi. Le consonanti invece non risentono in alcun modo di cambiamenti rispetto all'italiano normale.Solitamente il corsivo si parla lasciando uscire suoni più nasali e distorcendo alcune vocali, emettendo però un unico suono che poi cambia, passando, ad esempio, da una "a" a una "ea". Quindi "casa", in corsivo sarà pronunciato in modo simile a "casea".
I boomer si sono accorti solo ora del corsivo, il trend della GenZ
Si sta però parlando molto del parlare in corsivo in queste ultime ore a causa di alcuni video che sono andati virali su TikTok. Tutto per merito di Elisa Esposito che qualche settimana fa ha iniziato una serie di video in cui dava lezioni di corsivo, e spiegava come pronunciare e poi scrivere le varie sillabe.Non è però lei la TikToker che per prima ha portato questo modo di parlare sulla piattaforma, una delle creator che è stata tra le prime ad aver fatto del corsivo la sua firma, è senza dubbio Chiara Marita, che portò i primi video con quella pronuncia allungata già nell’ormai lontano 2020.
Infatti il trend su TikTok non è nato nelle ultime ore, ma va avanti da diversi mesi, tanto che l’hashtag #corsivo ha raggiunto e superato le 24 milioni di visualizzazioni.