
Il contesto è quello del Giappone feudale del 16esimo secolo, un periodo storico intriso di lotte e ribellioni durante il quale il Paese era alle prese con un difficile processo di unificazione.
La nuova saga di Assassin's Creed Shadows sta per arrivare, e sposterà le lancette dell'orologio del tempo a circa cinque secoli fa, mostrandoci un'epoca storica simile a quella che abbiamo avuto modo di vedere in 'Ghost of Tsushima'.
Per scoprirlo dovremo però attendere ancora qualche mese: vediamo allora quando è prevista l'uscita di Assassin's Creed Shadows in Italia e come effettuare l'accesso anticipato al titolo.Leggi anche:
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Quando esce Assassin's Creed Shadows in Italia?
Assassin's Creed Shadows sarà il primo titolo della saga a non essere prodotto per Play Station 4 e X Box One. Proprio così, l'ultima fatica di Ubisoft è infatti indirizzata alle console di ultima generazione, anche perché la scheda grafica monterà una versione decisamente più avanzata. C'è ancora un po' di attesa ma il videogioco è in dirittura d'arrivo: Assassin's Creed Shadows uscirà il 15 novembre 2024 per Play Station 5, X Box Series S|X e Pc.
E' possibile effettuare l'accesso anticipato su Assassin's Creed Shadows?
Ci sono inoltre buone notizie anche per gli impazienti. Stando infatti a quanto trapela dal portale specializzato 'EveryEye', sembra proprio che sarà possibile giocare ad Assassin's Creed Shadows anticipatamente. In che modo? Effettuando l'accesso anticipato. Per farlo, è prima necessario preordinare un'edizione a scelta tra Gold Edition, Ultimate Edition e Collector's Edition. Seguendo le istruzioni si potrà godere di un accesso anticipato di tre giorni: ciò significa che si potrà giocare ad Assassin's Creed Shadows già a partire dal 12 novembre 2024.
In che epoca è ambientato Assassin's Creed Shadows?
Il periodo storico in questione è quello oggi comunemente noto come 'era Sengoku', durata circa 150 anni (1467-1607). Si trattò di un'epoca di vasta crisi politica per il Giappone che vide i diversi feudi scontrarsi tra loro. La lotta per la supremazia passava per lo Shogun, letteralmente 'il generale', colui che amministrava la vita politica e militare del Giappone. Formalmente veniva nominato dall'Imperatore ma nei fatti godeva di poteri molto più ampi. Proprio da lui, infatti, dipendevano i Daimyō, signori locali di rango militare, a cui lo Shogun dava in amministrazione vaste porzioni di terra (i feudi, appunto) appartenenti allo Stato. I feudi erano così dei centri di potere autonomi: avevano propri emissari doganali e tributari, un proprio codice di leggi penali, economiche e finanziarie. Secondo le fonti ufficiali, all'inizio del 16esimo secolo solo una trentina di feudi (e quindi i relativi clan che li amministravano), su circa 250, erano abbastanza potenti da potere rivendicare potere e prestigio.