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di Margherita Paolini
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possibile ritorno bonus maturità: la reazione degli studenti

Sembrava giunta al capolinea la storia tormentata del famoso bonus maturità: le prime pagine scritte dal ministro Profumo, le ultime dal ministro uscente che aveva deciso di eliminarlo in corsa. Ma il bonus, quatto quatto da dietro l’angolo minaccia di tornare a creare scompiglio, o forse no, tra le fila dei neodiplomati in procinto di affrontare le ardue selezioni dei test.

E’ stato il neoministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, a lasciare intendere di voler riesumare dalle tenebre della polemica più accesa e del disordine generale dei mesi scorsi, il tanto odiato bonus.

SI RIPARTE DALLA SCUOLA … E DAL BONUS

- Il neonato governo Renzi sembra voler puntare tutto su la scuola. Nei giorni scorsi, infatti, il nuovo capo del Governo, in occasione del voto di fiducia al Senato, ha tenuto un discorso in cui la scuola ha fatto da protagonista. Nel frattempo il ministro Giannini ha incominciato a scoprire le carte di quella che sarà la politica del suo mandato. E tra le dichiarazioni, ecco che spunta di nuovo il bonus maturità. E alle prevedibili contestazioni, il neoministro risponde: “Non era il bonus maturità in sé, ma il fatto di aver cambiato le regole in corso, ad aver scatenato il putiferio. Che la carriera scolastica conti per me è importante, lo studente non deve andare all’università vergine, ignorando tutto quello che ha fatto prima: il voto di maturità non è altro che la sintesi che uno ha fatto nei precedenti anni di carriera scolastica, quindi deve esserci, bisogna valutarlo insieme a tutte le altre cose che gli vengono richieste nell’esame di selezione”.

LA REAZIONE DEGLI STUDENTI

- Non sembrano pensarla allo stesso modo le organizzazioni nazionali degli studenti, a partire dalla Rete della Conoscenza, passando per Udu e Rete degli Studenti. La prima, attraverso un comunicato stampa, fa sapere di essere pronta ad una manifestazione nazionale prevista per il 7 marzo contro numero chiuso. Relativamente al bonus e alla posizione assunta dal neoministro, il portavoce nazionale di LINK, Alberto Campailla, si è pronunciato così: “Siamo sconcertati da queste dichiarazioni e ci chiediamo dove abbia vissuto negli ultimi mesi la Ministra, e di come abbia fatto a non accorgersi di migliaia di studenti penalizzati per via del bonus maturità”. Stessa musica risuona nelle parole del Coordinatore dell’Unione degli Universitari, Scuccimarra, che ha detto “Diversamente da ciò che afferma la Ministro, il vero problema del bonus maturità non è la sua eliminazione in corsa che ha creato ulteriori disparità, bensì il bonus in quanto motivo ed elemento di discriminazione per le migliaia di studenti che ogni anno provano i test”.

BONUS NON BONUS

- Il dilemma non sembra essere destinato ad uno scioglimento repentino e semplice. Da un lato i portavoce nazionali degli studenti hanno lasciato intendere all’unisono di essere del tutto contrari alla resurrezione del bonus, partendo dal presupposto che ha creato disparità, disagi, e ingiustizie dimostrate tra l’altro dalle loro recenti vittorie. Dall’altro un neoministro che intende battersi per dimostrare che il bonus, altro non è che un premio a chi si è impegnato nel corso degli studi superiori e quindi che, in forma nuova rispetto a quella pensata e cancellata negli scorsi mesi, possa rappresentare uno strumento di meritocrazia.

E tu cosa pensi del bonus maturità? Sei favorevole o contrario al suo ripristino?

Margherita Paolini