Tawy Zó’é ha soli 24 anni e lo scorso anno ha portato in spalla il padre disabile per 12 lunghe ore, attraversando sentieri e colline della foresta Amazzonica con il solo scopo di farlo vaccinare contro il Covid-19.
Un gesto eroico, confermato dalla foto, pubblicata sui social dal medico che li ha accolti al presidio. L'immagine ha fatto il giro del mondo sul web e dà una speranza anche per il nostro futuro: nel villaggio di Tawy e del padre, a oggi, non sono stati registrati più contagi.
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Attraversa l'Amazzonia con il padre disabile in spalla per ricevere il vaccino
E' accaduto nel gennaio 2021 ma l'immagine di Tawy Zó’é che porta in spalla il padre è stata resa nota solo da qualche giorno. Il suo gesto eroico ha emozionato il mondo intero: ha camminato per 12 ore, attraversando la foresta pluviale amazzonica, per riuscire a portare il padre a vaccinarsi contro il Covid. Sei ora all'andata e altre sei per il ritorno al Villaggio, con il genitore anziano in spalla, perché disabile, legato con il suo jamanxim, una portantina di corde intrecciate.
Un'impresa eroica che il giovane 24enne ha dovuto compiere per proteggere il padre, Wahu, dal virus pandemico. Dodici ore in cui ha attraversato insidie e pericoli nascosti all'interno della foresta: colline, ostacoli, ruscelli, animali.
La lezione di Tawy Zó’é: 12 ore di cammino per il vaccino anti Covid
La fatica, pubblicata dal quotidiano spagnolo, El Mundo, è stata raccontata dal medico del presidio raggiunto dal giovane e dal padre disabile. Il dottor Jennings Simões, vedendoli arrivare insieme, ha subito scattato la foto che da qualche giorno ha fatto il giro del web. L'immagine, conservata gelosamente dal sanitario, racchiude "Il momento più straordinario del 2021" - come ha scritto su Instagram.
Un esempio di civiltà e speranza: con l'arrivo del 2022, nel Villaggio di Tawy, non è stato registrato alcun caso Covid. Il merito, di certo, è anche dei giovani volenterosi e preziosi come il 24enne: "Ogni famiglia è stata vaccinata separatamente e sono arrivati per strade che solo loro conoscono, per evitare gli incroci tra i gruppi" - ha raccontato il medico.
Maria Zanghì
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