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di SerenaSantoli
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foto dell'Università Bocconi

Eccellenti e valide. Due caratteristiche richieste per avere un buon punteggio nella “classifica delle qualità” sulle Università, presentata come ogni anno da Il Sole 24 ore e pubblicata il 20 luglio sullo stesso quotidiano.

E la Bocconi di Milano come anche l’università di Verona, sono un valido esempio di eccellenza. Per consultare i risultati ufficiali sugli atenei migliori 2015 del Censis bisogna aspettare ancora una settimana. Ma i dati de Il Sole 24 ore possono essere uno spunto per gli studenti freschi di maturità che devono ancora scegliere la facoltà per i prossimi anni.

LE UNIVERSITÀ STATALI MIGLIORI - Con ben 88 punti l’Università della città veneta (di Verona, appunto) è risultata la migliore tra le università statali, seguita da quella di Trento con 83 punti, dal Politecnico di Milano e dall'Università di Bologna con pari punteggio. Una situazione invariata rispetto a quella presentata l’anno scorso. Ultime nella classifica delle migliori università invece l'Università di Napoli Parthenope, di Bari e di Cagliari.

LE UNIVERSITÀ NON STATALI MIGLIORI – L’ateneo privato milanese, la Bocconi, di indirizzo commerciale, si aggiudica il primo posto nella classifica delle migliori università con punteggio 86. 7 punti in meno per la Luiss di Roma, al secondo posto in classifica seguita dalla San Raffaele, che nel 2014 era prima in classifica e Università di Bolzano. Peggiore in questa classifica l’ateneo siciliano Enna Kore, con 24 punti.

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I REQUISITI – Per essere catalogata tra i primi posti nella classifica delle migliori università bisogna tener conto di diversi fattori. Crediti formativi per stage e tirocini, tasso di occupazione degli studenti appena usciti dall’Università e dispersione (cioè quanti studenti decidono di iscriversi anche al secondo anno nello stesso ateneo) sono indicatori essenziali. Questo ultimo requisito per esempio è ottimo alla Bocconi, dove su 100 studenti 93 rimangono fedeli alla loro scelta di partenza. A pesare anche il giudizio degli studenti laureandi sui corsi di studio.

NORD MEGLIO DEL SUD - Il solito divario tra Nord e Sud Italia non è certo una novità. Ma come ricorda Trovati su Il Sole 24 Ore, “è inevitabile” che si registri una differenza così accentuata in questo ambito. Nelle regioni del Nord gli studenti appena usciti dalle facoltà trovano lavoro con più facilità per le disponibilità occupazionali offerte dal loro territorio.

Serena Santoli